Roma, 10 ottobre 2013
Al MIBAC
Sig. Ministro
On.le Massimo Bray
E, p.c.:
Al Ministro per la Pubblica Istruzione
On.le Maria Luisa Carrozza
Oggetto: Situazione Biblioteca Universitaria di Pisa.
Sig. Ministro,
sono sempre più pressanti le voci in questi giorni che danno per imminente la formalizzazione di un percorso che dovrebbe comportare il trasferimento della gestione della Biblioteca Universitaria di Pisa dal MIBACT all’Ateneo di Pisa. Voci che hanno prodotto vivo allarme tra gli studiosi e tra i lavoratori. Sappiamo che l’Associazione degli Amici della B.U.P. le hanno inviato in questi giorni una segnalazione preoccupata alla quale lei ha dato sollecito riscontro, in particolare impegnandosi a sentire tutte le voci prima di assumere una decisione.
Con questa nostra noi vogliamo associarci alle giustificate preoccupazioni espresse dall’Associazione dichiarando la nostra ferma contrarietà ad ogni ipotesi di trasferimento della titolarità gestionale della Biblioteca Universitaria. Questa posizione, vogliamo chiarire, non è dovuta a rigurgiti di tipo corporativo, ma semplicemente è ispirata ad alcune valutazioni relative alla gestione da parte della medesima Università della delicata fase che ha visto, a seguito degli eventi sismici del maggio 2012, la chiusura della sede della Biblioteca perché dichiarata inagibile ed il tentativo, mai nascosto, di sfrattare la medesima Biblioteca dalla sua sede naturale. In questa fase abbiamo assistito, con un certo sconcerto, a numerosi tentativi di smembramento del prestigioso patrimonio posseduto dalla Biblioteca ed ancora oggi, a distanza di un anno e mezzo dalla dichiarazione di inagibilità del Palazzo La Sapienza non abbiamo contezza sull’esito delle perizie predisposte e finalizzate alla valutazione circa la possibilità di permanenza della Biblioteca nella sua sede naturale. Pertanto appare del tutto singolare che oggi il Rettore ne richieda il trasferimento della gestione ed esprimiamo tutte le nostre più forti preoccupazioni circa il destino del patrimonio conservato e per la condizione dei lavoratori coinvolti in questa kafkiana vicenda ed ancora impossibilitati a svolgere al meglio il servizio ai cittadini.
Infine vogliamo ricordare l’esempio, purtroppo non felice, relativo al trasferimento all’Ateneo di Bologna della Biblioteca Universitaria bolognese. Ancora oggi, a distanza di ben 13 anni anni dalla stipula della Convenzione in applicazione dell’art.151 del D.Lgs. 112/98, non sono stati realizzate le previsioni contenute nella medesima Convenzione relative al regolamento di organizzazione della Biblioteca, alle modalità di trasferimento del personale, e addirittura si è negato alla medesima Biblioteca il previsto riconoscimento dell’autonomia più elevata consentita dall’ordinamento universitario tramite una nuova regolamentazione interna all’Ateneo che di fatto sopprime la Biblioteca stessa. In questo periodo abbiamo assistito peraltro ad una costante diminuzione della qualità del servizio che ha portato ad una progressiva compressione dei livelli di fruizione da parte dei cittadini.
Pertanto noi riteniamo che sarebbe del tutto esiziale, in queste condizioni, procedere a trasferimenti gestionali le cui fasi realizzative appaiono lunghe e complesse, e pensiamo invece che l’obiettivo prioritario è quello di recuperare la piena funzionalità della Biblioteca, in modo coerente alle dichiarazioni ufficiali che il MIBACT ha sempre espresso su questa vicenda, ovvero con la finalità del ritorno della BUP alla sua sede naturale.
Cordialmente
Segreteria FP CGIL Naz.le
Salvatore Chiaramonte
Segreteria FP CGIL Pisa
Miro Berretta