– COMPARTO SICUREZZA –
LA LEGGE DI STABILITA’ 2014 CONFERMA IL TREND NEGATIVO
SUL COMPARTO SICUREZZA
DOPO IL SIT – IN DI MONTECITORIO CONTINUA LA MOBILITAZIONE DEL COMPARTO SICUREZZA IN OCCASIONE DELLO SCIOPERO GENERALE DI CGIL CISL UIL CONTRO LA MANOVRA DEL GOVERNO.
Care Colleghe e Cari Colleghi,
nel ringraziarvi per l’impegno e il sostegno offerto alle recenti iniziative promosse dalla Fp – Cgil Comparto Sicurezza e Silp per la Cgil, vi ricordiamo l’importanza e la rilevanza dello sciopero generale proclamato da Cgil Cisl Uil contro il d.d.l. “Stabilità” 2014.
Consideriamo inconcepibile e intollerabile l’opera di vessazione e destrutturazione messa in campo dal governo contro il lavoro pubblico, i servizi pubblici ed i lavoratori.
Il nostro Comparto è ormai da tempo oggetto di un attacco scriteriato essenzialmente fondato su consistenti tagli economici che oltre a diminuire la capacità dell’apparato di sicurezza di rispondere ai bisogni delle persone, hanno prodotto una notevole perdita del potere d’acquisto degli stipendi e un fortissimo peggioramento delle condizioni di lavoro di tutto il personale, rischiando di mettere seriamente a rischio i diritti fondamentali dei cittadini sanciti e stabiliti dalla Costituzione.
Si continua a perseverare nell’idea di ridurre la spesa corrente anche sul sistema di sicurezza e protezione sociale del Paese, in una fase delicata e complessa, caratterizzata da una recessione economica e da nuove drammatiche povertà.
Nei fatti, ci troviamo al cospetto di scelte che non possiamo non qualificare come insensate ed irresponsabili che, se attuate come contabilmente concepite dal governo con la legge di stabilità 2014, renderanno ancora meno efficace la risposta dello Stato sul tema del rispetto della legalità, condizione essenziale per garantire uno sviluppo equo e solidale del nostro sistema economico, a partire dall’insieme delle imprese.
Il Governo Letta, malgrado le rassicuranti dichiarazioni alle quali non sono seguite azioni e provvedimenti conseguenti, ha proseguito a disinvestire sul comparto sicurezza esattamente come hanno fatto gli esecutivi che lo hanno preceduto, addirittura fino ad arrivare a tagliare i residui stanziamenti necessari al suo sostentamento, colpendo gli operatori direttamente coinvolti, depotenziandone l’aspetto funzionale, professionale e motivazionale, mentre ha contemporaneamente adottato interventi di rifinanziamento di tipo militare che continuano a non dare alcun risultato tangibile al contrasto alla criminalità sul territorio.
Con il d.l. n. 78/2010, poi convertito in legge n. 122/2010, è stata di fatto sancita la sospensione della contrattazione nazionale e sono state poste le basi per una strutturale e progressiva riduzione dei redditi nel pubblico impiego, ivi compreso il Comparto sicurezza, definito comparto “speciale” nel 2010 dal Parlamento, con l’approvazione di una apposita legge, la cui applicazione in effetti non ha mai trovato effettivo compimento in termini concreti.
Il risultato di questa pseudo politica economica e sociale è stato l’arretramento del Paese, che ha condotto l’Italia fuori dal G8.
Il d.d.l. “Stabilità” non rappresenta affatto la necessaria inversione di tendenza, anzi, perché penalizza il mondo del lavoro in tutte le sue articolazioni e contiene norme che se non immediatamente modificate aggraveranno ancora di più la situazione in essere anche nel Comparto sicurezza.
Per questo la Cgil insieme alle nostre categorie è impegnata in un lavoro di coinvolgimento dei gruppi parlamentari e delle forze politiche, per modificare radicalmente il d.d.l. “Stabilità”.
Il nostro obiettivo è quello di fermare definitivamente questo insieme di politiche miopi e recessive, per il mondo del lavoro che rappresentiamo, per la crescita del Paese e della sua coesione sociale.
La battaglia intrapresa con le iniziative di mobilitazione e di informazione alle istituzioni, alle forze politiche, ai cittadini, in occasione delle giornate dei Sit – in tenute a Montecitorio, continua in occasione dello sciopero generale promosso unitariamente da Cgil, Cisl e Uil, e proseguirà attraverso un percorso di lotta a livello regionale di cui Fp – Cgil Comparto sicurezza e Silp per la Cgil vi daranno conto quanto prima. Le nostre priorità continuano ad essere:
– la riapertura della stagione contrattuale, per l’adeguamento dei salari e il riconoscimento degli automatismi stipendiali dei lavoratori del comparto, proponendo forme vere di risparmio sulla spesa pubblica (sprechi, consulenze inutili, ecc…);
– il riconoscimento e la garanzia di tutte le funzioni della contrattazione, sia nazionale che integrativa (sia dal punto di vista giuridico che da quello economico e sociale);
– sbloccare la previdenza complementare, il turn – over e il riordino delle carriere del personale del Comparto sicurezza.
Scelte di indirizzo chiare e in controtendenza, coerenti con le nostre rivendicazioni, capaci di invertire subito il trend e marcare un’ampia differenza rispetto alle pessime strategie economiche/sociali fin qui adottate dai governi che si sono succeduti e che hanno condotto il Paese ad una situazione drammatica, vicina a un punto di non ritorno.
Al lavoro e alla lotta.
FP CGIL COMPARTO SICUREZZA SILP per la CGIL
Fabrizio Fratini Daniele Tissone