INPS: Resoconto dei lavori della commissione bilaterale formazione a cura dei componenti FP CGIL

22 Novembre 2013

 
 
Resoconto dei lavori della commissione bilaterale formazione a cura dei componenti FP CGIL
 

 
COMMISSIONE BILATERALE FORMAZIONE
 

Nella riunione della Commissione bilaterale per la formazione dello scorso 20 novembre l’Amministrazione ha illustrato un percorso teso ad attuare lo sviluppo e la formazione per la valorizzazione delle persone a supporto dell’integrazione e dell’eccellenza dei servizi.
Si tratta di un percorso strategico che vede coinvolti tutti i ruoli dell’Istituto ed il personale tenendo presente, in un ottica di sistema, il sistema professionale, la formazione, i piani di sviluppo tutti interconnessi tra loro. Ciò comporta  la condivisione, la collaborazione e  dunque il coinvolgimento, oltre che della struttura Formazione e Sviluppo delle Competenze anche delle strutture centrali interessate, come le Risorse Umane, l’Organizzazione, la Pianificazione, la Comunicazione.
Al tavolo il Direttore centrale formazione e sviluppo competenze ha poi sottoposto l’argomento riguardante la figura dell’ottimizzatore del servizio di cui al msg n. 18124 del 08/11/2013. A tale proposito l’Amministrazione ha sottolineato che la figura dell’ottimizzatore, è stata pensata anche in relazione ai  prossimi pensionamenti, i quali potranno dar luogo ad una dispersione del patrimonio di conoscenze. Tale figura essendo in possesso di una comprovata e consolidata professionalità, dovrebbe assicurare, tra l’altro, la tesaurizzazione ed il trasferimento continuo delle competenze, ed essere individuata tra le persone già considerate, nella realtà lavorativa, figure di riferimento capaci di risolvere problematiche e criticità evidenziate dai colleghi oltre ad assicurare livelli di omogenei di qualità del servizio.
 
In merito agli argomenti trattati, la CGIL pur apprezzando lo sforzo di implementare un approccio sistemico e articolato teso alla valorizzazione dei lavoratori, ha sottolineato che l’impianto in esso previsto rischia di essere difficilmente attuabile in concreto per la reale situazione che c’è sul territorio, dove l’integrazione non è ancora appieno sentita dal personale che, allo stato, sicuramente non ha e non ha ancora condiviso una cultura aziendale comune. Il percorso strategico prospettato va infatti ad impattare con una serie di problematiche di fondo, allo stato non risolte, che attengono alla certezza della retribuzione, alla regolamentazione contrattuale del rapporto di lavoro, alla scarsità delle risorse, alla definizione non sempre puntuale dei ruoli e delle competenze. I lavoratori che, ad oggi, non hanno una livello economico retributivo certo e proporzionato alla quantità ed alla qualità del lavoro svolto, che non intravedono il loro futuro logistico e che non sono ancora consapevolmente inseriti in un modello organizzativo in continua evoluzione, hanno delle comprensibili difficoltà a condividere il patrimonio di valori comuni.
Per questo è necessario uno sforzo comune e condiviso che non può che essere sviluppato su altri tavoli con le organizzazioni sindacali e le strutture centrali dell’Amministrazione coinvolte nel processo di integrazione e nel processo di valorizzazione dei lavoratori.
Inoltre, la CGIL ha evidenziato che il mancato preventivo passaggio in commissione bilaterale del messaggio relativo alla individuazione degli ottimizzatori del servizio e, dunque, la mancata possibilità di discuterne, ha creato diverse perplessità e molti interrogativi tra i lavoratori.
Si tratta di una figura che tecnicamente assume alcune funzioni che già fanno capo a diversi ruoli e che comunque potrebbe anche creare aspettative in termini di riconoscimento come alta professionalità, viste le attribuzioni che sarebbero affidate a tale figura. Pertanto, trattasi di un argomento che va discusso in sede di trattativa sindacale valutando l’opportunità della introduzione di tale figura e della sua reale necessità.
La CGIL si associa alla richiesta di rivedere la circolare 143/2002 al fine di meglio riorganizzare la funzione formazione tenendo conto che molto è cambiato negli ultimi undici anni.
In conclusione, sappiamo bene che mettere al centro dell’azione formativa e di sviluppo della persona il lavoro ed i lavoratori è cosa complessa ed impegnativa ma se è vero che il capitale umano rappresenta il principale patrimonio per una organizzazione, allora lo sviluppo e la valorizzazione dei lavoratori deve impegnare tutti per raggiungere l’ obiettivo in termini condivisi e partecipati.
 
20 novembre 2013

                              I componenti FPCGIL della commissione Formazione
 

 
 
 

 
 
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