La Federazione Specialisti Ambulatoriali (Fespa, sigla rappresentativaper l’area) ha fortemente criticato la bozza di atto di indirizzoper la scarsa attenzione rivolta alla specialisticaambulatoriale.
Per Fespa non si interviene adeguatamentesul problema del precariato. Su questo nodo si chiedel’applicazione dell’ACN su tutto il territorio Nazionale, per tuttequelle figure professionali come i medici veterinari, i medici dellasanità della marina mercantile e quelli della penitenziaria, ancorain una situazione di “limbo normativo “. In questo contesto,si deve prevedere anche un’efficace armonizzazioneall’interno della Convenzione di questi professionisti, ora vincolatidall’art. 29BIS.
Tra le altre criticità, manca la necessariaapertura dell’area ai giovani professionisti con avanzamento,rispetto ad altre figure professionali nell’art. N. 23 dell’accordovigente.
Inesistente la previsione di un investimento intecnologia per il buon funzionamento dei poliambulatori, o dellealtre forme aggregative( UCAD, AFT e quant’ altro),presenti nel territorio.
Stesso discorso per il nododell’informatizzazione, da rendere omogenea tra tutti gli operatoripresenti. Importante prevedere un database reale , aggiornato ecapillare che eviti la duplicazione di accertamenti e visite, causa,oltretutto, di un grande spreco di denaro pubblico.
Infine:, serveuna reale integrazione tra tutti i professionisti territoriali eospedalieri, aspetto tutt’oggi sottovalutato, nonostante sia giàprevisto nei vari ACN del settore convenzionale: di fatto esistesoltanto a macchia di leopardo in qualche rara realtà (vedi CASEDELLA SALUTE, ecc….).
Sul piano delle tutele le richieste diFespa sono: riconoscimento della maternità dal punto di vistacontrattuale e della L. 104 per i permessi.