Come preannunciato nella nota inviata il 13 gennaio negli scorsi giorni abbiamo incontrato la Delegazione di parte pubblica.
Martedì 21 si è svolto l’incontro sulla mobilità.
Abbiamo ribadito la necessità di predisporre un nuovo accordo di mobilità (l’ultimo sottoscritto risale al 2002).
Sappiamo che per poter individuare la percentuale di copertura dell’organico necessaria per attivare la mobilità vanno definiti gli organici: Regionali e dell’Amministrazione centrale, cosa su cui il Dipartimento della Programmazione sta lavorando e su cui abbiamo avviato un confronto.
Questo il percorso concordato con l’Amministrazione: Una volta approvato il dpcm di riorganizzazione, che dovrebbe essere in dirittura di arrivo, decreto sugli organici e successiva sottoscrizione dell’accordo di mobilità.
Abbiamo chiesto con CISL e UIL:
di prevedere una percentuale di scopertura (differenza tra organico individuato e presenze) che consenta la mobilità da tutte le regioni;di non inserire nell’accordo, come fatto in passato, il parere del Direttore Generale (centrale o regionale) riguardo alla mobilità nazionale;di regolare anche la mobilità di comparto (da e per altri Ministeri);di predisporre la tabella dei titoli e dei punteggi partendo da quella del precedente accordo, chiaramente attualizzandola;Nel corso dell’incontro abbiamo anche chiesto una informativa sui comandi da e per altre Amministrazione degli ultimi 3 anni, in quanto non ne è stata data informativa alle OO.SS, e manifestato la necessità di avviare anche la procedura di mobilità orizzontale all’interno delle aree, come da CCNL, che è a costo zero e consentirà un’inquadramento nei profili più consono alle attività svolte dal personale.
L’Amministrazione si è impegnata a predisporre una bozza di accordo che ci sottoporrà nel prossimo incontro.
Mercoledì 22 invece abbiamo avuto l’informativa sui Fondi Strutturali Europei.
Su questo problema la situazione è più complessa, ma comunque abbiamo riscontrato disponibilità al confronto.
Da quest’anno dovrebbe partire un nuovo Piano di finanziamenti che a differenza del precedente per quanto ci riguarda dovrebbe essere nazionale e non più limitato ad alcune regioni del sud e questo consentirebbe un maggior coinvolgimento del personale di tutta l’Amministrazione.
Abbiamo chiesto insieme a CISL e UIL:
una informativa puntuale su come sono state utilizzate le risorse assegnate ai settori istruzione e ricerca per il periodo 2006-2013, che si è concluso lo scorso anno, con particolare riferimento alle società esterne appaltate;di predisporre una formazione adeguata che consenta di ridurre le esternalizzazioni e di poter qualificare anche su tali materie il personale del Ministero;la disponibilità dell’Amministrazione a destinare al Fondo Unico di Amministrazione una quota delle risorse se, anche per il nuovo piano sarà possibile farlo (accordi in tal senso sul precedente piano sono stati sottoscritti in altre Amministrazioni, anch’esse destinatarie di fondi europei).
L’Amministrazione si è impegnata a fornire le informazioni richieste relativamente al pregresso e a continuare il confronto con le Organizzazioni Sindacali sulla questione, una volta verificati i finanziamenti che saranno destinati al Ministero e la nuova delibera che sarà emanata dall’organo competente per l’utilizzo degli stessi.
Roma, 23 gennaio 2014
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni