Roma, 30 gennaio 2014
Al Capo Dipartimento
per gli Affari di Giustizia
Dr.ssa Simonetta Matone
p.c. Al Direttore Generale degli Archivi Notarili
Dr. Giordano
OGGETTO: Violazione dell’Accordo Nazionale sulla Mappatura delle RSU 2012 degli Archivi Notarili sottoscritto da codesto Dipartimento per gli Affari di Giustizia e dalle OO.SS.
Si fa riferimento a una richiesta della scrivente O.S., che alleghiamo, inviata in data 15 gennaio alla Direzione Generale degli Archivi Notarili per segnalare una convocazione illegittima in relazione ad una contrattazione decentrata del Fua fatta dal Dirigente dell’Archivio di Napoli che, in violazione dell’accordo sulla Mappatura delle Rsu, ha convocato le RSU di Foggia,Trani, Lecce, Brindisi, Taranto, Potenza, Matera, Cosenza, Catanzaro, Palmi, Reggio Calabria, Caltagirone, Enna, Ragusa, Siracusa, Agrigento, Caltanissetta, Termini Imerese e Trapani sostenendo di essere competente a contrattare per tali sedi.
Ciò risultava in netto contrasto con l’Accordo sulla mappatura rsu 2012 che individuava le sedi di contrattazione e che stabiliva che Napoli è competente solo per Avellino, Benevento e Santa Maria Capua Vetere mentre per le altri sedi sono competenti altre città. (si allega l’accordo del 2012).
Si cita ad ogni buon fine parte dell’Accordo stesso che recita “Resta fermo che gli Archivi Notarili dirigenziali aggregati per la costituzione delle RSU rimangono sede di contrattazione integrativa” . Questa frase venne aggiunta proprio perché quando venne firmato il C.I. del 2010, da noi non sottoscritto, tra i tanti pasticci che lo stesso ha prodotto si individuarono sedi inopportune degli Archivi e in netto contrasto con l’esercizio della democrazia che è alla base delle RSU.
E’ infatti fuori di dubbio che i lavoratori eleggono i propri rappresentanti perché partecipino alla contrattazione cosiddetta ‘decentrata’, ovvero di posto di lavoro, e che la RSU di Caltanissetta debba recarsi a Napoli è, oltre che assurdo, lesivo del principio delle libertà sindacali. Impossibile gestire le spese, anche se fossero a carico della Amministrazione (e non lo sono), ed inoltre del tutto fuori luogo contrattare con una dirigenza che dista chilometri di distanza dal posto di lavoro e che non conosce le realtà per le quali si contratta.
Alle nostre contestazioni la Direzione degli Archivi risponde con una nota giustificativa piuttosto confusa che non convince la scrivente O.S. (e che si allega).
Intanto la Dirigenza prospetta una interpretazione del tutto originale della gerarchia delle fonti contrattuali; se è vero che il Contratto Nazionale è sovraordinato al Contratto Integrativo nazionale di Ministero giova ripetere che per Contrattazione Integrativa nazionale si intende tutta la contrattazione a livello di Ministero e di Dipartimenti centrali che viene fatta su ogni materia. Di questa fanno parte il C.I. di Ministero, gli accordi sulla mobilità, gli accordi sul FUA, etc.
Tale contrattazione viene successivamente a sua volta ‘integrata’ dai vari accordi nazionali che vanno a loro volta ad ‘integrare’ o a ‘emendare’ quanto stabilito in precedenza, e ciò in ordine temporale.
lo stesso meccanismo vale per il Contratto Nazionale che è formato dai vari contratti firmati negli anni ‘integrati’ o ‘modificati’ con i contratti successivi.
Infatti se è vero che l’accordo sulla Mappatura RSU del 2007 veniva ‘superato’ dal C.I. del 2010 è altrettanto vero che l’accordo del 2012 va ad integrare e a ‘superare’ la parte relativa al C.I. alla contrattazione decentrata degli Archivi.
Il C.I. di Ministero non ha gerarchia sugli altri accordi integrativi nazionali di qualunque genere ma fa fede l’ultimo accordo firmato sulla materia.
D’altra parte l’argomentazione fornita dalla Direzione Generale degli Archivi sull’ambiguità della frase succitata svela che evidentemente la stessa Direzione in qualche modo mette in dubbio un Accordo nazionale firmato dall’allora Vice Capo Dipartimento del Dag, che è organo sovraordinato alla Direzione Generale degli Archivi.
Inoltre è del tutto errata la definizione dello stesso come “accordo decentrato”, in quanto gli accordi decentratati sono quelli di posto di lavoro, mentre un accordo firmato in sede centrale con un Capo Dipartimento o un suo Vice costituisce un Accordo Nazionale Integrativo a tutti gli effetti, che non è subordinato ma ‘integra’ superandolo il C.I. di Ministero, firmato precedentemente.
Pertanto si richiede alla S.V. un incontro per dirimere la questione e ristabilire la correttezza delle relazioni sindacali nelle sedi degli Archivi Notarili dove i lavoratori hanno diritto ad esercitare la propria diretta rappresentanza nella contrattazione, questa sì, decentrata.
Si resta in attesa di un cenno di riscontro.
per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco