La Confederazione Europea dei Sindacati (CES), in occasione delle prossime elezioni europee, ha presentato un video che alla domanda “Che cosa voterai alle elezioni europee di maggio?” risponde invitando a votare per l’Europa sociale (servizi pubblici, posti di lavoro di qualità, salute e sicurezza, salari dignitosi, istruzione e formazione, ambiente, parità di genere…).
Alla fine di maggio 2014, i cittadini dell’Unione Europea saranno chiamati a votare i propri rappresentanti al Parlamento europeo.
Queste elezioni sono importanti per tutti i cittadini europei. Il Parlamento ha il potere di legiferare a livello europeo, di decidere il bilancio dell’UE e di nominare il Presidente della Commissione Europea. Il 2014 sarà l’anno delle elezioni del Parlamento europeo nel contesto di una prolungata crisi finanziaria, economica e sociale in Europa.
Invitiamo i cittadini a votare per quei candidati che vogliono cambiare il modo di gestire l’Unione Europea.
Nel 2014 l”Europa può cambiare. La CES sta promuovendo una strategia alternativa per un’Europa prospera ed inclusiva a livello sociale. Dobbiamo sostenere i candidati che condividono questa strategia e questa visione.
La CES, la voce dei lavoratori europei, chiede a tutti i cittadini di sostenere i candidati che promuovono un’Europa progressista, un’ Europa inclusiva ed un’ Europa che operi per i diritti dei suoi cittadini. Un’ Europa migliore è possibile. Insieme, possiamo realizzare questo obiettivo. Insieme, possiamo definire un nuovo corso per l’Europa.
LA CES E’ PER
» Un’Europa sociale, un’Europa che garantisca ai suoi cittadini occupazione di qualità ed un futuro sicuro;
» La fine dell’austerità. L’Unione europea deve rimettere la solidarietà al centro delle sue politiche. L’Europa sociale non deve essere smantellata;
» Una nuova politica industriale basata su innovazione, ricerca e sviluppo, istruzione, formazione, salute ed una riconversione giusta ed equa;
» Un piano di investimenti ambizioso che possa rilanciare l’economia europea;
» La giustizia sociale per i cittadini europei. Si deve colmare il divario tra ricchi e poveri;
» L’uguaglianza. Devono essere adottate misure efficaci per garantire a tutti parità di retribuzione e diritti. Si deve porre fine al divario retributivo fra uomini e donne;
» Una tassazione progressiva; una tassazione redistributiva e graduale su reddito e ricchezza, la fine dei paradisi fiscali, dell’evasione e delle frodi fiscali, della corruzione e del lavoro sommerso;
» Un commercio mondiale equo .
LA CES E’ CONTRO
» Qualsiasi tentativo volto a sovvertire i progressi compiuti dal movimento sindacale nel migliorare le condizioni lavorative e sociali dei cittadini;
» L’indebolimento del progetto europeo con politiche che minano i pilastri del modello sociale europeo, che si basa su buone relazioni industriali, servizi pubblici di qualità e tutela sociale inclusiva;
» Un sistema che costringa i lavoratori a competere sulla base di retribuzioni al ribasso, cattive condizioni di lavoro, tutela sociale insufficiente e tassazione squilibrata. La politica europea per l’occupazione non dovrà basarsi sul lavoro precario e sulle disuguaglianze.
Anche l’EPSU ha preparato un suo documento che chiede che il prossimo Parlamento Europeo debba essere molto più orientato al servizio pubblico e più vicino alle lavoratrici ed ai lavoratori del servizio pubblico.
” Abbiamo bisogno di un Parlamento europeo che si attivi per una Europa progressista, democratica e sociale. Questo significa che i futuri membri del dovranno:
– Sostenere la piena trasparenza nella contrattazione sugli Accordi di libero Commercio per i servizi;
– Sostenere politiche per gli investimenti nei servizi pubblici e nelle infrastrutture come sistema per uscire dalla crisi economica e finanziaria e mettere fine alle politiche di austerità;
– Assicurare che la dimensione sociale sia una parte integrante della governance economica e fiscale;
– Rimettere al centro il dialogo sociale e la contrattazione collettiva per tutto il settore pubblico;
– assicurare i diritti di consultazione e informazione per i lavoratori della pubblica amministrazione in tutta Europa;
– usare l’articolo 14 del Trattato e il Protocollo sui servizi di interesse generale per favorire il quadro europeo che promuova la solidarietà e l’accesso universale ai servizi pubblici.
Ska Keller candidata per i Verdi, Martin Schulz candidato per i Social-Democratici, Jean-Claude Juncker candidato per i Cristiano-Democratici, e Alexis Tsipras candidato per la Sinistra Europea hanno tutti espresso il loro sostegno alla ICE “Right2Water – L’acqua è un diritto umano.
Martin Schulz, candidato per il Partito dei Socialisti Europei ha affermato “Se diverrò presidente della Commissione Europea assicurerò che la voce di più di 1,68 milioni di cittadini sia ascoltata dall’UE e riconoscerò il diritto umano all’acqua nell’UE come richiesto dalla vostra Iniziativa Cittadina Europea”
Alexis Tsipras, candidato per la Sinistra Europea ha dichiarato:” La Sinistra Europea sostiene l’ICE per il diritto all’acqua e se sarò elettto presidente della Commissione Europea adotterò la legislazione per realizzare il diritto umano all’acqua a nome della Sinistra Europea. “
Solo il candidato liberale, Guy Verhofstadt, non ha preso impegni per quanto riguarda il Diritto all’Acqua.