MIBACT: Personale vincitore dei passaggi di area, assunzioni categorie protette e pagamento ai lavoratori del salario accessorio arretrato

30 Maggio 2014

 
 
Comunicato

  
PERSONALE VINCITORE DEI PASSAGGI DI AREA, ASSUNZIONI CATEGORIE PROTETTE E PAGAMENTO AI LAVORATORI DEL SALARIO ACCESSORIO ARRETRATO
 

l’altro giorno si è tenuto davanti al MIBACT un sit in dei lavoratori vincitori del passaggio di area dall’area seconda alla terza e tuttora privi del trattamento economico relativo. La manifestazione è stata gestita dagli stessi lavoratori che sono stati ricevuti dall’Amministrazione, alla quale hanno fatto presente la paradossale situazione in cui si trovano per effetto di normazioni interpretate in modo restrittivo ed anche per i comportamenti dell’Amministrazione, che ancora non riconosce nemmeno il diritto al percepimento del salario accessorio variabile sulla base del livello giuridico acquisito. Le risposte sono state prevedibili, in particolare la parte amministrativa ha ribadito semplicemente quanto detto a noi sul tavolo, ovvero le richieste di parere inoltrate agli organi esterni ed il blocco in attesa di risposta. Noi ribadiamo che la questione deve trovare soluzione, poiché questa situazione non poteva essere prevista dalla norma che ha stabilito il blocco, in quanto precedente al blocco stesso. Abbiamo espresso la stessa opinione a 2 parlamentari di SEL intervenuti alla manifestazione. Mentre è possibile pagare già da subito il salario accessorio previsto per il livello giuridico acquisito e, contrariamente a quanto affermato dal rappresentante dell’amministrazione, noi ci siamo sempre dichiarati disponibili a trovare soluzioni specifiche nell’ambito del confronto sul FUA.. Ci aspettiamo pertanto un segnale di attenzione da parte del Ministro verso i suoi lavoratori e, nelle more, si proseguirà nell’azione di contenzioso legale e di stimolo politico.
A  margine di questo dobbiamo sottolineare che abbiamo ricevuto qualche protesta da parte di lavoratori idonei ai passaggi, che ritengono di scorgere nella nostra attenzione un segnale di preferenza verso questa o quella condizione lavorativa. Non è così,  per noi tutte le situazioni nelle quali notiamo lesioni di diritti dei lavoratori sono meritevoli di attenzione, fermo restando che le specifiche situazioni hanno ciascuna delle condizioni diverse e prospettano soluzioni aventi diversi gradi di complessità. Noi restiamo impegnati su tutti i fronti, sapendo bene che esiste un problema principale ed è dovuto al fatto che la cosiddetta riforma brunettiana sia ancora vigente ed ancora non modificata sul piano legislativo. In tal senso la nostra iniziativa unitaria per avere il nuovo contratto di lavoro diventa una condizione fondamentale per superare un periodo buio di negazione di diritti e democrazia. Oltre che per affrontare la questione delle riforme sulla base delle priorità definite dal governo Renzi. Nelle more resta per il personale idoneo ai passaggi di area, compresi gli idonei della prima area, la questione del monitoraggio da parte della Funzione Pubblica e della pretesa esclusione di queste graduatorie dallo stesso, problema che abbiamo diffusamente illustrato in precedenti comunicati. E resta per noi l’impegno a valutare ogni strada utile, comprese quelle politiche e giudiziali, al fine del raggiungimento dell’obiettivo.
 

Sbloccata la legge 68/99.
 
Con una informativa, pervenuta oggi e che vi alleghiamo, l’Amministrazione ci comunica lo sblocco delle graduatorie bloccate e riferite all’applicazione della normativa sulle assunzioni delle categorie protette, che, com’è noto, sono escluse dai vincoli assunzionali previsti. Lo sblocco è un atto dovuto, perchè ci pareva chiaro l’indirizzo normativo ed i fatti ci hanno dato ragione. Naturalmente la questione non finisce con l’autorizzazione all’assunzione di questi cittadini, manca la quantificazione della quota d’obbligo prevista dalla legge stessa per gli anni successivi a quelli a cui è riferita la procedura sbloccata e non si comprende perchè ancora l’Amministrazione non proceda alla trasformazione full time del personale ex legge 68/99 assunto part time che ha superato il periodo triennale ed ha conseguentemente maturato il diritto al full time. Trasformazione richiesta dagli stessi lavoratori e ad oggi non concessa nelle more degli approfondimenti normativi che la stessa Amministrazione si era riservata. Ebbene i chiarimenti sono arrivati e adesso si può procedere speditamente alla soluzione di questa problematica. Ci auguriamo che l’Amministrazione recepisca le istanze di suoi lavoratori che allo stato non guadagnano più di 600 euro mensili, in tal modo rispettando sia la legge che il buon senso.
 

Salario accessorio.
 
Non arriva ancora alcuna notizia circa la certificazione da parte degli organi deputati dell’accordo FUA  2014.  Nel sottolineare che siamo oltre i 60 giorni dalla data di sottoscrizione dell’accordo stesso, ci domandiamo per quale misterioso motivo si impieghi tutto questo tempo per un semplice atto di verifica normativa e di compatibilità economica di un accordo così importante per i lavoratori. Ricordiamo che, in assenza di detta certificazione, i lavoratori non possono percepire il salario accessorio arretrato e maturato dal mese di novembre 2013 e che ulteriori ritardi ci costringeranno, come avviene puntualmente ogni anno, ad attivare iniziative di mobilitazione contro una situazione nella quale il MEF ha semplicemente il ruolo di interdizione su accordi già perfezionati, come nel caso delle graduatorie sulle progressioni economiche, e di assoluta discrezionalità per quello che concerne invece il pagamento di prestazioni già effettuate dai lavoratori. Una situazione sempre più inaccettabile. Ricordiamo peraltro che restiamo sempre in attesa di confrontarci sul superamento dei festivi e di sottoscrivere un accordo serio, non quello che hanno tentato di inserire in una dinamica ben più complessa e generale, come quella del confronto sulle relazioni sindacali. E ribadiamo che in assenza di tale accordo nessun dirigente è autorizzato a chiedere il superamento del terzo dei festivi lavorati, a meno che non voglia pagare di tasca propria i lavoratori. Sottolineiamo infine che, nel caso in cui tale comportamento incredibile da parte del DG dovesse proseguire, sarà nostra cura informare l’opinione pubblica sui reali motivi per cui i siti saranno costretti a chiudere nei giorni festivi.
 

Vi alleghiamo infine una nota inviata in data odierna alle nostre controparti e riferita all’incredibile vicenda verificatesi a Palazzo Reale di Napoli, che vede il dirigente  arch. Cozzolino bypassare il confronto negoziale su eventi in conto terzi e addirittura chiudere temporaneamente il sito per convocare quella che è nei fatti una vera e propria assemblea, con l’obiettivo malcelato di avere l’adesione dei lavoratori in assenza di accordo negoziale. Abbiamo ricordato nella nota come nel caso del Colosseo si siano messi in croce, del tutto impropriamente rispetto al problema specifico,  i lavoratori perchè partecipavano ad una iniziativa in conto terzi. In questo caso abbiamo un antisindacale dirigente che interrompe il servizio ordinario per comunicazioni ai lavoratori inerenti il conto terzi. Sappiamo bene cosa faremo noi. Cosa intende fare invece  l’amministrazione? Tollerare questi comportamenti?
 
Roma, 30 maggio 2014 
 

Claudio Meloni
FPCGIL Nazionale MIBAC
 

    

 

 
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