PSI Vigili del fuoco – prima presentazione in Giappone (giugno 2014)

18 Giugno 2014

PSI Vigili del fuoco

conferenza della ZENSHOKYO

Prima presentazione in Giappone (giugno 2014)

Nelle giornate del 4 e 5 giugno 2014, nell’ambito del seminario organizzato dalla sezione giapponese dell’Internazionale dei Servizi Pubblici, si è svolta anche la conferenza dell’associazione che riunisce i Vigili del Fuoco e gli operatori del soccorso.

L’invito a partecipare a questa importante sessione ha rappresentato la possibilità di affrontare il tema dei diritti sindacali, di rappresentanza e quello della sicurezza degli operatori del soccorso.
Infatti in Giappone, come nella stragrande maggioranza dei paesi asiatici, ai Vigili del Fuoco non è riconosciuto il diritto di associazione alle Organizzazioni Sindacali e, pertanto, è negata ogni possibilità di contrattazione e rivendicazione dei propri diritti.

Oltre ad una lunga intervista che si è svolta nel pomeriggio del 3 giugno e nella quale abbiamo affrontato tutti i temi relativi alla rappresentanza ed alla possibilità di contrattazione, ho tenuto due relazioni, una nel pomeriggio del giorno 4 alla conferenza della ZENSHOKYO, National Council of Japanese Firefighters and Ambulance Workers, l’associazione che raccoglie i Vigili del Fuoco e gli operatori del Soccorso giapponesi, l’altra nella mattinata del 5 giugno nel seminario dell’Internazionale dei Servizi Pubblici che ha trattato tutti i principali temi attualmente in discussione a livello mondiale, dalla privatizzazione dell’acqua alla tutela della salute a livello globale.

Quello che maggiormente mi ha colpito è stata la sete di conoscenza e ricerca del valore dell’associazionismo e della contrattazione, a loro negati, che ha rappresentato il filo conduttore dell’intervista. Una serie di domande incalzanti su come è possibile raggiungere un adeguato livello di sicurezza e tutela dei lavoratori attraverso il confronto con l’Amministrazione e la politica.
Nella relazione alla conferenza della ZENSHOKYO, alla quale hanno partecipato oltre 400 lavoratori dell’emergenza, ho rappresentato la situazione attuale dei Vigili del Fuoco in Italia ed in Europa, nella quale già da diverso tempo è in essere un network dell’ EPSU che comprende le principali organizzazioni sindacali dei Vigili del Fuoco ed il progetto del P.S.I. per la realizzazione dello stesso network a livello mondiale.

Ho affrontato il tema della ineluttabilità di avere un’organizzazione sindacale nel pubblico impiego ed in particolare nel nostro settore, attraverso la descrizione del ruolo fondamentale che esercita il lavoratore nella condivisione delle scelte relative sia al servizio in sé, sia nella valutazione e selezione dei Dispositivi Individuali di Protezione che dei materiali che li compongono perché solo chi giornalmente affronta un lavoro rischioso ed altamente esposto, come il nostro, può essere in grado di giudicare la rispondenza, sia sotto l’aspetto dell’efficienza che della sicurezza, di ciò che indossa ed utilizza.

Mi era stato, inoltre, chiesto di esprimere un giudizio sulle conclusioni alle quali è giunto in governo giapponese a seguito della individuazione, da parte di una specifica task force, delle problematiche che susciterebbe una eventuale concessione del diritto di associazione per i Vigili del Fuoco giapponesi.

Questa commissione è giunta a rappresentare che una tale concessione provocherebbe attrito tra lavoratori e datori di lavoro con effetti nefasti sulla catena di comando e sulle relazioni di fiducia all’interno della squadra; interferirebbe con i doveri dei Vigili del Fuoco di proteggere la vita dei cittadini e la salvaguardia dei beni e, di conseguenza, avrebbe una cattiva influenza sulle relazioni con le persone nella comunità; infine la concessione dei diritti sindacali ai Vigili del Fuoco eserciterebbe una cattiva influenza sul coordinamento e relazione di fiducia con il mondo del volontariato.

Nella mia relazione, oltre a spiegare l’organizzazione italiana ed europea del servizio, ho cercato di smontare questa perversa rappresentazione del futuro scenario dei pompieri sindacalizzati.

Infatti, in tutta Europa gli operatori del soccorso hanno pieni diritti di associazione e contrattazione ed è proprio attraverso l’esercizio dei questi diritti che si sono riuscite a superare tantissime criticità portando il servizio e la sicurezza degli operatori a livelli mai raggiunti.
Nonostante l’impegno dei Vigili del Fuoco ormai spazi in una vastissima gamma di interventi che vanno dallo spegnimento degli incendi fino alla protezione da scenari che coinvolgono sostanze chimiche, batteriologice e nucleari, gli incidenti sul lavoro si sono notevolmente ridotti e la tutela della salute dei lavoratori è diventata un pilastro della contrattazione a livello europeo.
Ho contestato il fatto che la concessione dei diritti sindacali potesse rappresentare un ostacolo nella comunicazione e nella catena di comando spiegando che è proprio attraverso il dialogo e la conoscenza reciproca che si possono affrontare e risolvere la maggioranza dei problemi che, invece, permangono e si aggravano in presenza di posizioni autoritarie che, nel nostro lavoro, possono avere un effetto opposto, proprio per la necessità di un rapporto di fiducia e conoscenza indispensabile nel lavoro di una squadra esposta ad un elevato tenore di rischio.

Per quanto riguarda il rapporto con il mondo del volontariato ho rappresentato che in Europa i Vigili del Fuoco appartengono a diverse categorie di lavoratori che spaziano dai pubblici dipendenti ai militari ed ai volontari e, tutti insieme, proprio attraverso le organizzazioni sindacali, siamo riusciti a stabilire un dialogo continuo e costante che ci ha portato alla soluzione dei problemi più grandi.

In entrambe le sessioni è stato poi affrontata la questione della mancanza di contrattazione e delle condizioni, per noi assurde, che si vengono a determinare.
Il loro orario di lavoro è di 24 ore delle quali ne vengono pagate soltanto 18 in quanto 6 ore sono considerate di riposo e quindi non retribuite. E’ difficile avere un giorno libero settimanale o ferie annue retribuite.

Il loro modo di lavorare rispecchia un modello di tipo feudale, di dominanza maschile e di obbedienza assoluta che, ovviamente, innesca abusi di potere ed un ambiente ostile e non preparato ad una presenza femminile. Le donne rappresentano attualmente il 2% dell’organico e le misure per prevenire molestie sono piuttosto scarse.

Le misure relative alla salute e sicurezza non sono sufficienti ed il problema della salute mentale degli operatori provocata dallo stress non è affrontato in maniera adeguata.
L’età media dei lavoratori si sta alzando in maniera preoccupante ed il trattamento pensionistico non è adeguato.

A tutta questa serie di problematiche ho rappresentato come nei paesi europei, proprio attraverso le Organizzazioni Sindacali, la contrattazione ed anche azioni di forza, come stati di agitazione e scioperi, siamo riusciti ad avere un elevato livello di protezione e dei buoni risultati anche sotto l’aspetto retributivo e della tutela della salute.

L’ingresso delle donne nei Vigili del Fuoco è stato sostenuto dai sindacati e le tutele e la parità di genere stanno diventando diffuse nella maggior parte dei paesi europei e c’è un deciso impegno dell’EPSU proprio per la salvaguardia delle donne e la possibilità di accesso a questo tipo di lavoro.

Ovviamente il punto dolente dell’elevazione dell’età è un fattore comune ed è un problema che sta diventando globale, ma è proprio attraverso le organizzazioni dei lavoratori e la spinta politica che a livello sopranazionale può essere esercitata da P.S.I., che questa battaglia può essere portata ad una conclusione favorevole per i lavoratori del soccorso.
In conclusione, sono l’unità e la solidarietà le uniche armi in grado sconfiggere l’ingiustizia e la sopraffazione e l’intento dell’Internazionale dei Servizi Pubblici è proprio quello, attraverso la realizzazione di questa network mondiale dei Vigili del Fuoco e degli operatori del soccorso, di creare le condizioni per sviluppare una battaglia di rivendicazioni di diritti e tutele per un tipo di lavoro altamente esposto al rischio e con un compito così importante per la società in tutti i Paesi del mondo.

Danilo Zuliani (PSI firefighter coordinator)



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