Min. Ambiente: Comunicato unitario FPCGIL-CISLFP-UILPA – incontro su riorganizzazione e sede

26 Giugno 2014

 
 
Comunicato unitario FPCGIL-CISLFP-UILPA MINISTERO AMBIENTE: incontro su riorganizzazione e sede
 

 
 Si è svolto oggi, 24 giugno 2014, l’incontro convocato dal Direttore del personale con le OO.SS. nazionali per comunicazioni relative al provvedimento di riorganizzazione e alle possibili nuovi sedi del Ministero.
 
 Erano presenti all’incontro oltre al Direttore degli AA.GG il Presidente dell’OIV  e tutte le rappresentanze sindacali presenti al Ministero: fpcgil, cislfp, uilpa, Intesa Ugl, Usb.
 
 In merito alla riorganizzazione le OO.SS. sono state informate che il Consiglio dei Ministri del 13 giugno ha accolto la richiesta del Ministro dell’Ambiente di ritirare il provvedimento di riorganizzazione approvato lo scorso febbraio.
E’ in corso di predisposizione un nuovo provvedimento di riorganizzazione che riguarderà  sia la nuova articolazione delle competenze in 7 Direzioni Generali sia l’organizzazione dell’OIV che gli Uffici di Diretta Collaborazione. Il nuovo provvedimento sarà un DPR e pertanto dovrà acquisire il parere delle Commissioni di Camera e Senato e del Consiglio di Stato. Il testo sarà inviato alle OO.SS. non appena il MEF avrà espresso il parere sui costi. La nuova riorganizzazione non comporterà ulteriori tagli poiché la pianta organica di riferimento è quella approvata con DPCM del 22 gennaio 2013 che ha attuato i tagli previsti dal DL 92 “spending review”. E’ prevista l’abolizione dell’Ispettorato generale e la previsione di una nuova DG per gli Affari Internazionali al posto della Direzione Generale l’informazione gestionale, ambientale, territoriale.
 
 In merito alle nuove sedi le OO.SS. sono state informate che il Ministro ha modificato la direttiva annuale sull’azione amministrativa attribuendo al Direttore degli AA.GG. e del personale il compito di mettere in atto presso il Demanio tutte le procedure necessarie all’acquisizione di nuove sedi per il Ministero, stante l’impossibilità a causa dei costi  per l’affitto di rimanere presso l’attuale sede.
Le due sedi al momento in esame e per le quali si è avviata una corrispondenza con i competenti uffici dell’Agenzia del Demanio sono una in Viale Boston 25 e l’altra in Viale Trastevere 189, per le quali al momento non ci sono risorse per avviare la ristrutturazione. Si prevede quindi di dividere gli Uffici del Ministero, destinando gli Uffici di diretta collaborazione in viale Trastevere e le Direzioni Generali in Viale Boston. La sede di Largo Goldoni dovrebbe essere dismessa. Nessuna ipotesi è stata formulata sui tempi di tutta procedura .
 
 In merito al DPR relativo al nuovo regolamento del Ministero queste OO.SS. quando potranno esaminare il contenuto del testo regolamentare formuleranno le eventuali osservazioni e/o proposte di modifica.
 
 Per quanto concerne la scelta delle eventuali sedi ministeriali, le scriventi OO.SS. hanno manifestato la netta contrarietà per una scelta che porta il Ministero indietro di 10 anni, ricreando una situazione di frammentazione e di indebolimento che speravamo chiusa per sempre e che non giova all’efficienza di una struttura che in questo momento avrebbe bisogno di interventi di reali di riforma e non della ipocrisia che è alla base della filosofia della “revisione della spesa”, tagli lineari per dimostrare risparmi e indebolimento crescente delle strutture pubbliche per avere mano libera in un preoccupante processo di distruzione della P.A.
 
 Ci sembra sconvolgente che nell’agenda del Governo di questo Paese non ci sia una seria programmazione degli interventi a tutela e difesa dell’Ambiente, (vedi emergenze del dissesto idrogeologico, emergenza rifiuti, ecc.) facendo si che si prediliga l’EMERGENZA alla prevenzione. Infatti sia le competenze e di conseguenza il bilancio del nostro Ministero è stato fortemente ridotto fino al punto di domandarci: Ma un Ministero dell’Ambiente così serve al nostro Paese?
 
 Noi crediamo di no,  è necessario un Ministero che sappia attuare le necessarie politiche di tutela ambientale, che sia in grado di programmare e di controllare i propri interventi ed è questo Ministero che continueremo a difendere; per difenderne ruolo e competenze e lavoratori!   
 
 E’ questa la riforma della Pubblica Amministrazione, far pagare ai lavoratori anni e anni di politiche sciagurate e di dissipazione di risorse pubbliche? 
 
 In ultimo, si segnala che il Direttore del Personale Francesco La Camera non ci ha fornito tempi certi per l’erogazione del FUA 2013, inoltre,  nei prossimi giorni ci sarà un’ulteriore comunicazione relativa alla problematica dei permessi per “visite specialistiche” oggetto di approfondimento con i competenti uffici della Direzione AA.GG.
 
 Roma, 24 giugno 2014 
 

 
 
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