Giosué Di Maro responsabile nazionale specialistica ambulatoriale convenzionata
Il 26 giugno si è svolto l’incontro esplorativo tra la SISAC ed i rappresentanti di FESPA, sigla sindacale che aggrega SMI, FP CGILMEDICI, SIVEMP, FESMED ed ANAAO, per il rinnovo dell’A.C.N. degli Specialisti Ambulatoriali convenzionati interni.
Dall’incontro sono emerse luci ed ombre, ma soprattutto si confermano tutte le ambiguità già presenti nelle prime sedute della trattativa, perché non esiste certezza sugli investimenti e non si intravede una politica riformatrice del territorio capace di incidere in maniera efficace sulla riorganizzazione del Sistema Salute in Italia.
La parte pubblica se realmente intende potenziare il Distretto Sanitario per rilanciare l’assistenza territoriale deve reperire risorse da investire in tecnologie e puntare sulla riorganizzazione distrettuale del lavoro, sulla integrazione tra le figure professionali delterritorio, sulla valorizzazione del ruolo e della professionalità degli specialisti, sulla effettiva presa in carico del paziente e sulla appropriatezza delle prestazioni.
Sebbene si registra qualche segnale positivo, come la programmazione distrettuale del lavoro svolto dagli Specialisti Ambulatoriali, tutto da verificare in corso di trattativa, la FP CGIL MEDICI ribadisce le proprie proposte:
Superare la attuale frammentazione del sistema sanitario, che ha prodotto un aumento delle disuguaglianze regionali di salute e della disparità di presa in carico e di trattamento sul territorio nazionale, attraverso la definizione di Livelli Essenziali di Assistenza Territoriale;
Garantire l’effettivo ingresso nel S.S.N. degli specialisti ambulatoriali non ancora titolari di incarico presenti nelle singole graduatorie specialistiche di branca;
Definire un quadro contrattuale di riferimento innovativo e coerente con la peculiarità della attività svolta dai Veterinari;
Consentire ai medici e veterinari convenzionati specialisti ambulatoriali, che ne facciano domanda, il passaggio nella area della dirigenza;
Favorire l’incremento orario per i medici della sanità marittima e della sanità penitenziaria, privi di specializzazione, transitati da differenti ministeri al S.S.N. nella “medicina generale ambulatoriale”;
Non applicabilità del D.Lgs. n°150/2009 (c.d. Legge Brunetta) ai medici convenzionati, decreto di cui si continua a chiederne la abrogazione.
Queste sono le richieste per il settore propedeutiche ad una riorganizzazione del territorio, pertanto si chiede al Governo ed alle Regioni di garantire adeguate risorse per il potenziamento del territorio e di declinare meglio alla SISAC il modello assistenziale territoriale per rendere costruttiva la trattativa in corso.