MIBACT: ordini del giorno, interrogazioni e notizie varie – comunicato del 1 agosto 2014

01 Agosto 2014

 

News

 
ORDINI DEL GIORNO, INTERROGAZIONI E NOTIZIE VARIE
 

    

Roma, 1 agosto 2013
 
 

Nell’ambito della discussione parlamentare sul D.L. 83, adesso convertito in legge, abbiamo assistito ad alcune iniziative di modifica del contratto integrativo, in particolare nella semplificazione dei passaggi orizzontali relativi ad una problematica datata, sollevata da lavoratori ex ATM, che ritengono che il loro inquadramento naturale dovesse essere nel profilo di assistente tecnico e non nel profilo ove poi sono confluiti, quello di assistente alla vigilanza. Al di là della valutazione e dell’opinione che noi possiamo avere sulla specifica questione ci pare del tutto singolare che i politici possano pensare di bypassare con una norma di legge una norma del contratto integrativo che si limita a disciplinare, secondo la normativa generale di riferimento, i passaggi orizzontali. A maggior ragione quando questa iniziativa viene rivendicata da politici come il senatore Marcucci, presidente della Commissione Cultura del Senato ed ex sottosegretario, o addirittura come l’ex Ministro Bray che sulla questione ha presentato una interrogazione parlamentare. Anche perché hanno avuto modo, tempo e potere per proporre una modifica all’inquadramento professionale di questi lavoratori. Questo, a nostro avviso, la dice lunga sull’attuale incapacità del Parlamento di rappresentare in modo efficace le istanze sociali: abbiamo già verificato nel caso delle retribuzioni al personale vincitore di passaggi di area e in relazione alla vicenda del personale idoneo agli stessi passaggi, dove effettivamente serviva una modifica normativa, quanto in realtà sia difficile, per non dire, pressochè impossibile, ottenere delle modifiche su provvedimenti del Governo emanati con decreto legge. In questo caso si tratta di una questione controversa ma che ha determinato una scelta, peraltro condivisa da tutti i soggetti sindacali, di definire un percorso professionale. Pensare che possa intervenire una modifica per via normativa ad un semplice atto di regolamentazione di un rapporto di lavoro è un intento del tutto illusorio che poi viene trattato e recepito in modo del tutto superficiale e acritico dai politici di turno. Ma senza risultati significativi: un emendamento, una interrogazione parlamentare e adesso anche un ordine del giorno non si negano a nessuno, ma non producono alcun risultato concreto, oltre ad evidenziare una certa costante irresponsabilità dei nostri politici. Bray e Marcucci dovrebbero sapere che la scelta che richiedono produrrebbe come effetto immediato la sottrazione di centinaia di lavoratori dai cicli di vigilanza e che di conseguenza, in assenza di qualunque prospettiva occupazionale, ci troveremmo di fronte ad effetti di profonda destrutturazione di quel servizio. Inoltre ci permettiamo di sottolineare che la questione dei passaggi orizzontali è una questione generale e non specifica e riguarda altre centinaia di lavoratori in attesa da anni di vedersi riconosciute le mansioni alla quali sono ormai adibiti e che ogni soluzione non può che essere inquadrata in un contesto negoziale e non certo normativo, anche perché non ci pare che anche questo Governo e questo Parlamento stiano esattamente valutando soluzioni positive per i lavoratori pubblici, a partire dal rinnovo dei CCNL.
Riteniamo invece assai significativo lo svolgimento di un contenzioso che riguarda una rivendicazione da parte degli Assistenti alla Vigilanza di avere la possibilità del pieno utilizzo delle competenze previste dal  profilo professionale. Tutti contenziosi che si stanno concludendo con esito positivo per i lavoratori, in particolare ci riferiamo ad una recente sentenza della Corte di Appello di Firenze che ci pare assolutamente corretta dal punto di vista dell’interpretazione dei contenuti professionali. In sostanza il giudice riconosce al lavoratore il diritto ad essere impiegato in tutte le competenze previste dal profilo e condannato il datore di lavoro al risarcimento in quanto utilizza questi lavoratori solo nelle funzioni di vigilanza e lo discrimina rispetto alle funzioni complementari previste dal profilo. Noi riteniamo incredibile che a fronte dell’esito di queste sentenze, che poi comportano oneri significativi a carico dello Stato, alcuni Soprintendenti, ad esempio al Polo Museale di Firenze, continuino tranquillamente a fare orecchie da mercante, tanto mica pagano loro e comunque questo non sembra intaccare la loro magnifica valutazione di dirigenti eccellenti.
 

Il D.L. 83 approvato definitivamente ha avuto alcune modifiche in sede di conversione. Restando al nostro ambito riteniamo positiva la riduzione a tre anni del vincolo di permanenza nella prima sede di assegnazione e la sterilizzazione degli effetti derivanti dal soprannumero in prima area, che adesso sarà sicuramente recuperato con i soli pensionamenti. Anche la norma sui tempi determinati ha subito modifiche importanti e la sua scrittura appare più corretta dal punto di vista della individuazione delle modalità di accesso a questi rapporti di lavoro, ma riteniamo che su questa norma pesi come un macigno la limitazione a 40 anni come età massima per l’accesso. Una limitazione che peraltro noi riteniamo illegittima proprio in riferimento al divieto di individuare limiti di età nelle procedure concorsuali pubbliche ed alla palese ingiustizia che ne deriverà in termini di espulsione da questo mercato del lavoro di tanti professionisti che da anni lavorano con contratti flessibili e spesso paghe da fame per il MIBACT. Per questo vi alleghiamo un link dove troverete un appello per la sua modifica, lanciato dal Coordinamento dei precari del settore, che vi invitiamo a sottoscrivere. Il link è: https://www.change.org/it/petizioni/ministro-dario-franceschini-modificare-il-dl-83-2014-approvato-il-28-luglio-2014-dal-senato-eliminando-il-limite-dei-40-anni-previsto-all-art-8-per-contratti-di-lavoro-a-tempo-determinato
Inoltre vi comunichiamo che in data odierna è stata emanata la Circolare relativa al piano di riparto delle somme FUA utilizzate per i progetti locali 2013. Il decreto di riparto è al visto dell’UCB, successivamente saranno disponibili le somme ai fini dell’accreditamento sul cedolino unico.
Infine abbiamo sottoscritto nella riunione di mercoledì la verifica dell’apertura straordinaria del primo maggio e della notte dei musei 2014. Una volta registrata la verifica anche questi progetti potranno essere posti in pagamento.
Cogliamo l’occasione per augurarvi buone vacanze, la nostra attività riprenderà dopo la pausa feriale, salvo sorprese.
 

FP CGIL MIBACT
Claudio Meloni
 

 

 
 
 
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