Ministero dell’Ambiente: Comunicato unitario CGIL CISL UIL su norme personale e dirigenza

04 Settembre 2014

 

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E il Ministero dell'Ambiente rimane sempre terra di conquista

COMUNICATO UNITARIO   
 

    Tra annunci e norme illustrate alla stampa la riforma della Pubblica Amministrazione stenta a prendere forma, ma al Ministero dell’Ambiente abbiamo una certezza, quando si parla di personale le norme servono sempre e soltanto per sistemare qualche “amico o fedelissimo” senza una visione di rafforzamento coerente e funzionale a valorizzare le professionalità interne.A luglio le OO.SS. sono state convocate ed hanno incontrato il Capo di Gabinetto, con tempi e modalità giustificate dall’urgenza di dover provvedere alla riorganizzazione della nostra struttura in tempi rapidissimi, molte buone intenzioni sono state espresse durante quell’incontro…ad oggi alle OO.SS non è stato neppure inoltrato il testo definitivo approvato in Consiglio dei Ministri del provvedimento di riorganizzazione. Ed oggi veniamo anche a sapere che si sta cercando di inserire nell’emanando decreto cd. Sblocca Italia o nel Collegato ambientale, una specifica norma per inquadrare nei ruoli del Ministero dell’Ambiente il personale in posizione di comando e distacco nonché di modificare il D.lgs 165/2001 per aumentare le percentuali destinate alle nomine dall’esterno di dirigenti di prima e seconda fascia, portandole al 30% per i dirigenti di prima fascia e al 20% per i dirigenti di seconda fascia.     
    Troviamo gravissime queste scelte.Da un lato la norma sugli inquadramenti, destinata anche al personale appartenente alle forze di polizia di ordinamento civile e comunque a personale già dipendente ad altre amministrazioni, esaurirebbe di fatto tutti i posti in organico, creando il rischio di possibili futuri esuberi per il personale di ruolo, una norma che inoltre  non tiene conto dei giudizi in corso che stanno portando all’inquadramento di personale che da anni lavora con contratti a tempo determinato o co.co.co.Dall’altro una norma che modifica, solo per il Ministero dell’Ambiente, le percentuali per il ricorso all’esterno del D,Lgs 165/2001, rendendo evidente che l’unico approccio al nostro Dicastero è quello di considerarlo una terra di conquista per “sistemare” attingendo dall’esterno amici e fedelissimi, senza alcuna considerazione per le capacità, le competenze maturate negli anni e nel lavoro quotidiano nella nostra struttura.  Se questi sono gli effetti del “nuovo corso” e delle scelte innovatrici sulla Pubblica Amministrazione, possiamo dire con preoccupazione e con convinzione “purtroppo nulla di nuovo sotto il sole”.Naturalmente restiamo sempre in attesa dell’annunciato incontro del Ministro Galletti con il personale, che potrebbe essere un’ottima occasione per illustrare ai lavoratori le scelte che si intendono operare per il futuro del Ministero e per il personale, a cominciare dalla nuova sede.
 Roma 4 settembre 2014  
 
 Maria Letizia Sabatino               Franco Conte                 Antonio Graziano 
   (Fp-Cgil Ambiente)              (Cisl-Fp Ambiente)            (Uil-Pa Ambiente)     

 

 
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