CRI: comunicato dell’11 settembre 2014

12 Settembre 2014

 

News

 
A tutti i lavoratori

   

Si è svolto ieri il primo incontro delle delegazioni trattanti dopo la pausa estiva.
I temi trattati, di estrema delicatezza, hanno avuto come conseguenza una riunione  lunga e a tratti tesa.
Per quanto riguarda i fondi è stata indetta una riunione tecnica a breve per la ridistribuzione delle residue economie del 2012, firma del fondo 2013 e firma del aree VI 2011.
Su questo punto si ricorda che i limiti legislativi imposti negli ultimi anni dalle varie finanziarie ed il controllo del MEF hanno reso e continuano a rendere sempre più difficile affrontare la criticità che la sottoscrizione dei contratti comporta; dove è stato possibile, abbiamo cercato di apportare miglioramenti.
Sui punti successivi e cioè l’informativa sulle procedure di eccedenza del personale nella qualifica A2 e sulla situazione del Veneto con i trasferimenti selvaggi del personale, c’è stato un duro confronto.
Ricordiamo che l’informativa sulle eccedenze è il primo passo per la messa in mobilità e, se non si trova una soluzione tecnica all’interno dell’Ente ed una soluzione politica a livello di Funzione Pubblica,  si determinerebbe l’inizio dei licenziamenti.
Abbiamo ovviamente espresso la nostra netta contrarietà al provvedimento e abbiamo dichiarato che, poiché siamo in attesa di una prossima riconvocazione del tavolo aperto alla Funzione Pubblica lo scorso luglio sui temi della mobilità del personale,  un’accelerazione del genere è inaccettabile.
Dopo una lunga discussione, durante la quale si è sfiorata la rottura della trattativa,  abbiamo ottenuto che il Direttore Generale sospendesse il provvedimento in attesa della convocazione del tavolo al Ministero della Funzione Pubblica.
L’amministrazione ha voluto datare la sospensione al primo ottobre, ovviamente per quanto ci riguarda la sospensione è da intendersi sino a  soluzione problema per  tutto il personale; abbiamo ricordato alla CRI che non siamo disposti a rischiare neanche un posto di lavoro, che siamo pronti a dichiarare nuovamente lo stato di agitazione e che metteremo in campo qualsiasi iniziativa che ci consenta di salvaguardare il personale tutto.
Sul punto dei trasferimenti in Veneto il Direttore Generale ha rimandato la discussione al tavolo regionale chiedendo al dirigente presente alla trattativa di avere la sensibilità politica che il momento richiede e quindi attenersi alla modalità da lei stessa adottata.
Anche noi ci siamo rivolti al dirigente del Veneto  chiedendo di sospendere la direttiva così come è avvenuto al tavolo nazionale per motivi di opportunità politica e per evitare conseguenze su altri territori; riteniamo infatti che  qualsiasi trasferimento del personale che vada fuori dalle regole contrattuali e che comunque leda i diritti e la dignità dei lavoratori, non sarà accettato dalla CGIL che metterà in campo le iniziative adeguate.
Per quanto riguarda l’ultimo punto cioè il fabbisogno provvisorio di personale per il 2015 richiesto dalla Funzione Pubblica, l’Amministrazione ha fornito dati provvisori e contraddittori.            
Ricordiamo che la simulazione è solo uno strumento di lavoro per la commissione al Ministero.
In considerazione della fase delicata della trattativa abbiamo deciso congiuntamente di fare un calendario di riunioni molto fitto in modo di poter affrontare con tempestività la situazione dell’Ente che, ricordiamo, è sottoposto ad una legge di riforma, la 178, che non permette la tutela dei lavoratori coinvolti né la salvaguardia dei servizi offerti.
 

                                               Il Coordinatore Nazionale CGIL FP CRI
                                                                       (Pietro Cocco)

 

 
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