Roma, 29.09.2014
Al Ministero della Difesa
Direzione Generale per il personale civile
Roma
e p.c. Stato Maggiore Marina
Oggetto: Corso ISSMI – CASD personale civile – corretta ed omogenea applicazione circolare trattamento di missione del personale civile FF.AA.-
Come noto quest’anno il corso ISSMI del CASD è stato aperto anche al personale civile di codesta amministrazione con una aliquota di partecipazione fissata al 20% e una durata di circa 9 mesi, a partire dal prossimo mese di ottobre e fino a tutto il mese di giugno 2015.
Dalla seconda settimana di giugno e fino alla metà dello scorso mese di luglio il personale civile individuato per il predetto corso ha frequentato lezioni presso la scuola di lingue estere dell’Esercito, al fine di conseguire una conoscenza minima della lingua inglese. In tale occasione, però, diversamente dal personale dell’aeronautica e dell’Esercito, ai dipendenti della Marina è stato curiosamente imposto un trattamento di missione non aderente le disposizioni contenute nella circolare emanata da codesta Direzione generale – la n. 0641194 del 21.09.2012 -, tale da costringerli a permanere in ASC (alloggi di servizio collettivi, il cui ricorso come noto deve essere disposto in via del tutto subordinata, esclusivamente in stanze ad uso singolo, assicurati i servizi minimi previsti) con stanze doppie, mentre al personale delle altre due FF.AA. è stato consentito di usufruire di alberghi convenzionati.
Premesso quanto sopra, e considerato che da quanto risulta alla scrivente O.S. il problema della predetta disparità di trattamento sembra potersi nuovamente manifestare anche per l’ormai prossimo corso ISSMI, si chiede a codesta Direzione generale di intervenire quanto prima sullo Stato Maggiore Marina per ribadire la valenza e la vigenza di quella circolare, e favorire l’applicazione omogenea delle disposizioni in essa contenute su tutto il personale delle FF.AA., non solo su parte di esso, già di fatto discriminato nell’occasione testé denunciata.
Imporre a lavoratori di una età che varia tra i 40 e 50 anni, anche con problemi di salute, di condividere per ben nove mesi alloggi con persone pressoché sconosciute non indica, a giudizio della Fp Cgil, solo voler disattendere le disposizioni vigenti, significa manifestare scarsa sensibilità innanzitutto verso la dignità stessa di quelle persone.
Si resta in attesa di cortese urgente riscontro.
Con viva cordialità
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Ministero Difesa
Francesco Quinti