Min. Ambiente: Lettera richiesta incontro al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti

20 Ottobre 2014

 

News

 
Lettera richiesta incontro unitaria al Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti

 

Dr. Gian Luca Galletti

Ministro dell’Ambiente della Tutela del territorio e del Mare

SEDE

 
 

Egr. Sig. Ministro

Le scriventi OO.SS. sono ancora in attesa di ricevere una risposta in merito all’incontro richiesto lo scorso settembre per conoscere le scelte sottese alla presentazione di uno specifico emendamento relativo ad un possibile inquadramento di personale attualmente in posizione di comando ed un possibile aumento delle percentuali che consentirebbero la nomina di dirigenti di prime e di seconda fascia non di ruolo di questo Ministero ma proveniente da altre Amministrazioni.

Non ha ancora ritenuto di fissare un incontro e di discutere con i rappresentanti dei lavoratori i problemi e le prospettive di sviluppo di questo Ministero.

Con la presente rinnoviamo la richiesta di incontro, soprattutto in considerazione del dibattito in corso nel Paese relativamente alla necessità di fra fronte alle emergenze ambientali non solo nella fase tragica del disastro ma soprattutto con politiche in grado di garantire prevenzione e programmazione nella gestione del territorio e dell’ambiente.

La recente pubblicazione del Regolamento di riorganizzazione è l’occasione per avviare un cammino condiviso e trasparente di rafforzamento e razionalizzazione di compiti e attività, che la nostra struttura è chiamata a svolgere per assicurare al nostro Paese una seria tutela ambientale, confidiamo che non sia l’ennesima occasione utile solo a fare qualche nomina “politica”.

In merito peraltro le scriventi rilevano come non risultano ancora avviate le procedure di interpello per la nomina dei nuovi Direttori Generali, né sono state date direttive agli Uffici su come comportarsi dopo la ormai prossima entrata in vigore del nuovo Regolamento, il quale, siamo tediosamente a ricordarle, sopprime la precedente organizzazione prevedendo nuove e diverse Direzioni Generali.

Non vorremmo che questa situazione di incertezza duri a lungo, in attesa di immaginifiche future norme che consentano solo per questo Ministero e solo per questa riorganizzazione (!) di allargare le quote di dirigenti esterni. Ciò sarebbe francamente scandaloso.

Pensiamo che il Parlamento debba essere chiamato a discutere e decidere non su norme, di volta in volta portate “fuori sacco” o inserite in qualche “varco”, per risolvere parzialmente e ad uso singolo qualche problema. Pensiamo si debba porre, qui ed ora, con forza la questione del rafforzamento del Ministero dell’Ambiente e di tutte le strutture che in maniera sinergica e coordinata devono garantire l’attuazione delle norme ed i controlli in campo ambientale.

Le questioni che attengono al personale vanno affrontate con una visione di programmazione e di crescita. Non è possibile che da un lato, la Direzione del Personale, l’organismo Indipendente di Valutazione e il Comitato Unico di Garanzia, promuovano una “Ricognizione tramite questionario relativa al livello di Benessere Organizzativo (…)” e poi tutte le problematiche emerse rimangano solo sulla carta e non si affronti il problema della valorizzazione e del rafforzamento delle professionalità censite e presenti al Ministero. Non è possibile pensare che la progressiva “militarizzazione” del Ministero serva a rafforzarne l’azione, utilizzando personale militare in mansioni del tutto estranee alla specifica formazione e competenza.

Non è più rinviabile affrontare la realtà dei lavoratori presenti a vario titolo e con molteplici forme contrattuali nei nostri uffici, lavoratori che nell’incertezza e a volte senza stipendio, garantiscono lo svolgimento delle attività istituzionali e amministrative.

Non è più rinviabile, a fronte di lavoratori senza contratti e senza stipendio, una ricognizione circa la presenza di lavoratori con contratti plurimi e con retribuzioni diversificate.

Non è più tollerabile che si continui a parlare di spending review senza individuare le reali forme di spese fuori controllo: uso improprio di macchine di servizio, attivazione di contratti a personale in pensione, rimborso di spese di missione ai commissari VIA, solo per citare alcuni esempi già portati alla sua attenzione nel corso dell’unico incontro che ha ritenuto di organizzare con le OO.SS.

Ancora non abbiamo avuto una parola definitiva sulla sede. Siamo stati informati dell’avvio di una corrispondenza con l’Agenzia del Demanio per l’individuazione di 2 sedi da destinare al Ministero dell’Ambiente (viale Boston sede ex MISE e Viale Trastevere sede ex Poste) e poi dopo la pausa estiva “voci di corridoi” diffondevano l’ipotesi di una possibile altra sede in Viale del Castro Pretorio. Sarebbe opportuno avere da lei una informazione definitiva e aggiornata.

Come vede Ministro i problemi non sono pochi né di poco conto, continuiamo a credere che il confronto con i lavoratori sia uno strumento prezioso e necessario per evitare soluzioni autoritarie, poco trasparenti e soprattutto senza alcuna reale ricaduta in termini di efficienza e rafforzamento.

 

Rimaniamo in attesa di una sua convocazione.

 

Roma 20 ottobre 2014
 
CGIL/FP CISL/FP UIL/PA – Ministero Ambiente

 
 
 

 
 
 
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