MIN. SALUTE: Comunicato su dichiarazioni Lorenzin in audizione parlamentare

11 Novembre 2014

 

News

 
L'AIFA, I DIPENDENTI DEL MINISTERO DELLA SALUTE E LE GRANDI MENTI DEL MINISTRO LORENZIN
 

   

Roma, 11 novembre 2014 

 

[…] L’AIFA è nata da uno scorporo del personale dal Ministero della salute all’Agenzia: questo è un handicap […] non è nata come un grande concorso dove prendi le più grandi menti […]”.
Queste le parole con cui il Ministro Lorenzin – durante l’audizione tenutasi in Commissione Affari Sociali lo scorso 29 ottobre – ha ritenuto di definire le professionalità che nel 2004 contribuirono a far nascere e ancora oggi supportano la prima (e finora unica) grande riforma regolatoria e di controllo nel settore farmaceutico.
Con poche parole, il Ministro è riuscito a svilire sia i dipendenti dell’Agenzia che quelli del Dicastero da lei retto, ricovero – a parer suo – di piccole menti.
Ricordiamo al Ministro il grande ruolo che l’Agenzia Italiana del Farmaco ha svolto e svolge in un settore così importante e delicato per la difesa del diritto fondamentale alla salute, un servizio pubblico qualificato che ha consentito di raggiungere importanti e riconosciuti risultati in termini di razionalizzazione della spesa farmaceutica  e di tutela del cittadino. E il ruolo fondamentale del Ministero della Salute nella garanzia di regolazione e controllo di un settore essenziale come la sanità pubblica, svolto in questi anni con grande professionalità dai dipendenti del Ministero anche in occasione di grandi emergenze sanitarie.
Sono tanti i problemi organizzativi, spesso dovuti alla mancata risoluzione di questioni che riguardano una non corretta gestione del rapporto di lavoro, come nel caso dei giovani dirigenti delle professionalità sanitarie, assunti da due anni e ancora senza incarico lavorativo all’AIFA; dei tanti precari storici dell’AIFA, in attesa di sapere quale sorte avrà (per molti di loro) l’essersi collocati idonei agli ultimi concorsi pubblici banditi dall’Agenzia; dei 160 dirigenti, sempre delle professionalità sanitarie, ancora in condizione di precariato strutturale al Ministero della Salute; per non parlare della miriade di collaboratori invisibili che si aggirano nelle stanze del Ministero, dei quali risulta addirittura sconosciuto il numero o delle mai risolte questioni che riguardano il trattamento normativo dei lavoratori del SASN o il loro effettivo inserimento negli USMAF previsto dall’ultima legge di stabilità.
Tutte questioni che abbiamo puntualmente enunciato nel corso della riunione con il Capo di Gabinetto  e sulle quali verificheremo quale è la reale volontà di confronto dell’Amministrazione.
 
Ma il Ministro ha, a nostro avviso, l’obbligo di  chiarire quali sono i reali progetti di riforma per il suo Ministero e per gli Enti vigilati, come l’AIFA, fondamentali per il suo funzionamento, quali le prospettive di stabilizzazione per un personale di alto profilo, ormai da anni “stabilmente precario”.  Auspichiamo che il processo di riforma annunciato muova i passi non dalla delegittimazione di coloro che hanno contribuito a formare il patrimonio di professionalità e conoscenze oggi presenti all’AIFA e al Ministero ma, al contrario, rispettando e valorizzando ogni singolo lavoratore e il servizio pubblico che quotidianamente rappresenta.
 

FP CGIL Nazionale
Claudio Meloni

 
 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto