MIBACT: Osservazioni DM Musei inviate all’Ufficio di Gabinetto

18 Dicembre 2014

 

News

 
LE NOSTRE PRIME OSSERVAZIONI SUL DM MUSEI
 


Nella giornata di ieri abbiamo trasmesso all’Ufficio di Gabinetto le nostre osservazioni sullo schema di DM Musei che vi inviamo in allegato. Nello scusarci preliminarmente per alcune osservazioni provenienti dal territorio e che non abbiamo potuto approfondire per materiale mancanza di tempo in quanto ci è stato dato un limite massimo di tempo, ci riserviamo di riprendere complessivamente la discussione sulla riorganizzazione dei Poli regionali anche alla luce delle previsioni contenute nello schema del DM che contemplano la possibilità di emanazione di successivi decreti ad integrazione e/o modifica di questo primo.
Nell’ambito delle osservazioni avanzate abbiamo individuato l’art.5 del decreto come il vero punto pericoloso della fase applicativa della riforma, anche alla luce di alcune segnalazioni provenienti dal territorio che già avanzano ipotesi di cessione di sovranità da parte del MIBACT verso soggetti privati. Per quello che ci riguarda tale evenienza, nel caso fosse realizzata, produrrà certamente una forte risposta in termini di mobilitazione e su questo abbiamo ritenuto doveroso avvisare la nostra controparte.
In ambito territoriale abbiamo verificato numerose contraddizioni e incongruenze ed abbiamo cercato di elencarle nelle proposte di modifica degli accorpamenti previsti. Al riguardo occorre tenere presente che alcune problematiche relative alle aree ed ai Musei archeologici hanno trovato diverse forme di risposta nel DM ed in particolare ritroviamo queste tipologie sia negli accorpamenti ai poli regionali sia  nei siti lasciati alla titolarità delle Soprintendenze. Questo certamente non significa che i siti rimasti alle dipendenze delle Soprintendenze saranno escluse dalle politiche di valorizzazione che dovranno definirte i Poli Museali regionali, ma che su questa partita ancora esistono valutazioni differenti rispetto alla realizzazione della riforma.
Per quello che riguarda infine i passaggi negoziali che dovranno accompagnare la composizione degli organici abbiamo definito un percorso che orientativamente si dovrebbe concludere con un accordo sui criteri di composizione entro la fine di gennaio p.v., per poi successivamente passare la palla alla trattativa su base regionale che dovrà applicare i criteri concordati. Entro questa data dovremmo avere la conclusione della prima fase di assestamento dei dirigenti, che vede imminente la nomina dei “nuovi” direttori generali e la successiva emanazione degli interpelli per i dirigenti di seconda fascia, prevista entro la fine dell’anno, ad eccezione delle procedure di nomina dei dirigenti e dei dirigenti generali dei musei autonomi per i quali è prevista una procedura più lunga. Quindi il percorso è ancora lungo anche se i tempi di realizzazione non saranno lontani, e seguirà le fasi previste per l’emanazione dei decreti previsti, in primis quello sugli organici, che saranno l’oggetto specifico del prossimo incontro con la parte politica e che apriranno la fase dei passaggi orizzontali.
 

Aperture di fine anno
 
Ci arrivano diverse telefonate di richiesta sulle eventuali aperture straordinarie di fine anno. Al riguardo ci pare opportuno precisare che ad oggi non è pervenuta alcuna convocazione sulla materia e che da richieste informali non risulta che sia intenzione dell’amministrazione fare queste aperture. Pertanto, non senza sorpresa, considerate le intenzioni politiche finora espresse di aprire il più possibile, vi comunichiamo che allo stato non ci risulta alcuna volontà da parte dell’amministrazione di garantire l’apertura dei nostri siti nei giorni di Natale e Capodanno.
 

Girolamini
 
E’ di oggi la notizia che i lavoratori minacciati di licenziamento alla Biblioteca dei Girolamini hanno avuto il rinnovo per sei mesi del loro incarico lavorativo. Pertanto esprimiamo moderata soddisfazione per aver contribuito, insieme alle nostre Federazioni di Napoli e della Campania, a non causare lo scempio di un allontanamento dal lavoro di tre valorosi colleghi Bibliotecari che hanno dato un impulso decisivo per la salvaguardia del patrimonio librario di quella Biblioteca aggredito da una banda di delinquenti dalle connessioni inquietanti con settori dell’amministrazione. E, allo stesso tempo, riteniamo che debba finire questa specie di utilizzo di personale in perenne precarietà e pertanto vigileremo affinchè in questo e negli altri casi di precariato che affliggono questo Ministero siano garantite ai lavoratori le necessarie certezze di continuità e stabilità. Una particolare menzione infine al prof. Tomaso Montanari, che con i suoi coraggiosi articoli ha contribuito in modo determinante a rendere di pubblico dominio il vergognoso furto e adesso il tentativo ingiustificabile di licenziamento delle persone che avevano contribuito alla sua scoperta.
 
Roma, 18 dicembre 2014

 
 
FP CGIL MIBACT
Claudio Meloni
 

 
 


 
 
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