Comunicato stampa congiunto
Fp-Cgil Nazionale ed Fp-Cgil Roma e Lazio
Roma, 2 dicembre 2014
“A Roma serve un’ondata di civismo. Ognuno, nel suo piccolo, deve reagire. Da anni denunciavamo intrecci di malaffare e interessi, in alcuni casi riferiti agli arresti odierni. Il caso di Ama Spa è solo quello più evidente. Oggi la giustizia ci ripaga di anni di lotte solitarie e spesso condotte contro troppe resistenze nella città. Continueremo a fare il nostro dovere, che è quello di difendere i lavoratori e attraverso loro i servizi ai cittadini. Ma serve uno sforzo condiviso, che cioè coinvolga tutti”. Con una nota congiunta Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale, e Natale Di Cola, Segretario Generale Fp-Cgil Roma e Lazio, commentano l’operazione antimafia che ha investito oggi la Capitale.
“In particolare va resa emergenza della Capitale una ‘questione morale’ che da troppo tempo è sottaciuta: gli apparati dello Stato, le amministrazioni pubbliche, i fondi pubblici e gli appalti, le società partecipate, ritornino ad essere strumenti rivolti alla ricerca del benessere collettivo. Oggi, ancora oggi, sono spesso strumento per soddisfare interessi particolari. E in un giorno così tragico per la città, non possiamo certo gioire dicendo ‘avevamo ragione’. Continueremo a chiamare i problemi con il loro nome. Inizino a farlo tutte le istituzioni, e lo faccia la politica limitando la sua ingerenza. Su Roma il peso di interessi economici illeciti e di una criminalità da colletti bianchi è diventato asfissiante. La città – concludono Dettori e Di Cola – si ribelli”.