Giustizia: FPCGIL CISL FP UILPA proclamano lo stato di agitazione del personale

29 Gennaio 2015

 

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Proclamazione stato di agitazione personale giudiziario
 
VERTENZA GIUSTIZIA: FP CGIL, CISL FP E UIL PA PROCLAMANO LO STATO DI AGITAZIONE

 
Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa, dopo i diversi incontri tenuti sin dall’insediamento del Ministro Orlando ed i provvedimenti sin ora adottati dal Governo, ritengono del tutto insoddisfacenti le risposte date sulla Giustizia.
Ben pochi sono stati i riscontri alle articolate proposte che abbiamo avanzato ai fini di una riforma organica e complessiva della Giustizia, importante settore dello Stato che, da anni, vive una drammatica crisi. 
Una riforma organizzativa ancora in itinere, che prevede un finto ed oneroso decentramento dell’organizzazione giudiziaria, una riforma del fine pena nel penitenziario senza alcun rafforzamento dell’esecuzione penale esterna, una politica degli organici irrilevante che, tra l’altro, non prevede concorsi pubblici a fronte delle gravissime scoperture di organico, una digitalizzazione del processo civile senza computers e senza formazione del personale, una spending review annunciata ma mai iniziata, sono solo alcune delle “non risposte” che mai avremmo voluto ascoltare e che purtroppo lasceranno la Giustizia in uno stato di abbandono con incommensurabili danni per i cittadini e per le imprese.
Non meno rilevante è la questione indicata nel punto 12) del programma Giustizia del Governo: l’impegno alla riqualificazione del personale.
La pubblicazione del bando di mobilità avvenuta in data odierna, senza alcuna interlocuzione con le organizzazioni sindacali, smentisce clamorosamente gli impegni assunti dal Ministro sulla contestualità tra procedure di mobilità, reclutamento di nuovo personale e riqualificazione e rischia di pregiudicare la prosecuzione del confronto su questa materia. Rammentiamo al ministro Orlando che una qualunque riforma della Giustizia non potrà sortire effetti positivi senza “investire” sul personale ed il personale degli uffici giudiziari (che non percepisce il salario accessorio dal 2012 per la colpevole inerzia del Ministero) opera in condizioni al limite della sopportazione ed è stanco e demotivato per il susseguirsi di governi che non hanno dato risposte concrete alle loro aspettative.
Per i motivi sopra esposti Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa proclamano lo stato di agitazione del personale amministrativo del Ministero della Giustizia e preannunciano sin d’ora una serie di iniziative di mobilitazione, il cui calendario sarà comunicato successivamente. 
 
Roma, 20 gennaio 2015

 
 
 

 
 
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