Agenzia Unica per le ispezioni del lavoro, Cgil Cisl Uil: “No a blitz del Governo

18 Febbraio 2015

Agenzia Unica per le ispezioni del lavoro, Cgil Cisl Uil: "No a blitz del Governo. Si apra confronto o la risposta sarà durissima"

 
Comunicato Stampa Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Pa

 
Roma, 17 febbraio 2015
 
Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori

“Sull’agenzia unica delle attività ispettive non tollereremo alcun blitz del Governo. Vogliamo una riforma condivisa con i lavoratori. Senza confronto la nostra reazione sarà durissima”. Le federazioni del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil lanciano l’allarme sull’ipotesi di provvedimento che il Governo sarebbe in procinto di varare – inserendolo di soppiatto nell’odg del prossimo Consiglio dei Ministri – in merito all’unificazione delle attività ispettive oggi svolte da Inps, Inail e Ministero del Lavoro.
Per i sindacati, che da tempo chiedono di semplificare e snellire i controlli sulle aziende, con la bozza di decreto ipotizzata dall’esecutivo, la toppa sarebbe peggiore del buco: “Vogliamo un riordino serio, non l’ennesimo pasticcio fatto in fretta e male, che per altro destrutturerebbe irrimediabilmente il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e danneggerebbe il funzionamento dei servizi ispettivi di Inps e Inail. Se passasse il provvedimento così com’è, si spalancherebbero le porte al caos organizzativo: servizi a rischio, gravi iniquità per i lavoratori degli enti coinvolti e nessuna certezza sulle attività da svolgere, sulle retribuzioni e sulla formazione del personale”
“Al Governo abbiamo presentato proposte per un riordino vero che migliori il servizio eliminando le inutili duplicazioni che danneggiano le aziende”, rimarcano Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa. “Abbiamo chiesto un vero e proprio piano di riorganizzazione che renda veloci ed efficaci i controlli valorizzando le professionalità degli operatori e salvaguardando posti di lavoro e livelli retributivi. Su questo non siamo disposti ad arretrare”.
“Non accetteremo un intervento estemporaneo e dannoso come quello che si  prospetta”, concludono le tre sigle. “Pertanto proclamiamo lo stato di agitazione dei lavoratori di Inps, Inail e Ministero del Lavoro, coinvolti nel processo di riordino delle attività di vigilanza. Chiediamo la convocazione immediata di un tavolo di confronto”.

 

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