“Report 6 marzo garanzia giovani e sistema per la profilazione degli iscritti”

12 Marzo 2015

"Report 6 marzo garanzia giovani e sistema per la profilazione degli iscritti"

Anche questo mese inseriamo il Report, predisposto dal ministero del lavoro su garanzia Giovani. La data è del del 6 marzo, e si può subito notare come, a fronte di un incremento delle iscrizioni di 10.000 unità, assolutamente il linea con i periodi precedenti, si dice di essere arrivati a una percentuale del 78,8% del bacino di riferimento, contro il 71,9% del mese precedente.
Come si è arrivati a un risultato del genere?
Ricostruiamo qualche paesaggio.
Nel report del 9 gennaio, a fronte di 364.535 giovani registrati era scritto: rappresentano, ad oggi, il 21,2% del cosiddetto “bacino potenziale”, costituito da 1 milione e 723 mila giovani NEET (disoccupati e inattivi ma disponibili a lavorare) stimati dalla Rilevazione, per poi diventare il 22,8% nel successivo rapporto del 23 gennaio.
E’ il 13 febbraio che cambia tutto, con l’introduzione del seguente ragionamento: “Le risorse disponibili e la spesa massima assegnata a ciascuna misura ammissibile consentirà nel biennio di raggiungere 560.000 giovani Neet, che costituiscono il bacino di riferimento sul quale confrontare l’andamento del programma e il tasso di copertura regionale“.
Si è passati dal bacino potenziale al bacino di riferimento.
Lo scopo di questo nuovo linguaggio, sembra essere, con tutta evidenza quello di “capitalizzare” tutte le assunzioni che si realizzeranno nei prossimi mesi come risultato specifico della “garanzia giovani”, sminuendo il ruolo che in queste, eventualmente, avranno i forti incentivi economici che si sono messi in campo (vedi il nostro commento del 17 febbraio su queste pagine). Abbassare la platea/bacino, da “potenziale” a “riferimento”, della qualità indicata (il dato su cui oggi si lavora è pari al 32% di quello iniziale) significa costruire le condizioni per poter dire (alla fine del programma) che il risultato è stato pienamente raggiunto, anche a fronte di un numero di avviamenti al lavoro molto basso.
E l’enfasi con cui si parla in questo numero di un 15,3% di soggetti a cui è stata “proposta una misura” lascia prefigurare questo esito.
Vedremo nelle prossime settimane. Oltre al report potete consultare  il Decreto Direttoriale 10/SegrDG/2015 che adotta la metodologia di definizione del sistema per la profilazione degli iscritti al programma garanzia giovani e al relativo portale.
Come vedete il sistema punta ad attribuire a ciascun utente preso in carico dal Piano Garanzia Giovani un coefficiente di svantaggio. Si tratta di un indice della probabilità di non essere occupato e di arrivare a trovarsi nella condizione di Neet. Questo coefficiente iniziale serve ad assicurare la costruzione di un percorso individuale coerente con le caratteristiche personali, formative e professionali dell’utente.
Il coefficiente di svantaggio è calcolato sulla base di alcune caratteristiche dell’individuo (età, genere, percorso formativo, esperienza lavorativa, ecc.) e del territorio di residenza (profilo del sistema produttivo locale, tasso di disoccupazione regionale o provinciale, ecc.).
La metodologia di calcolo è stata sperimentata nel periodo compreso tra il 1 maggio 2014, data di avvio del Programma Garanzia Giovani, e il 31 gennaio 2015 e  aggiornata a partire dal 1 febbraio 2015.

 

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