Roma, 20 aprile 2015
Al Ministero della Salute
Sig. Capo di Gabinetto
Cons. Giuseppe Chinè
Direzione Generale della prevenzione Sanitaria
sig. Direttore Generale
dr. Raniero Guerra
Direzione Generale del Personale,
dell’Organizzazione e del Bilancio
sig. Direttore Generale
dr. Giuseppe Celotto
Oggetto: Trattamento normativo del personale sanitario non medico a convenzione SASN – Riunione mai convocata
Gentile sig. Capo di Gabinetto
ci vediamo costretti a rivolgerci a lei per denunciare una situazione che ormai riteniamo del tutto inaccettabile ed è relativa alla qualità delle relazioni sindacali vigente presso il Ministero della Salute. Lo facciamo anche alla luce della segnalazione che le abbiamo fatto nella riunione che abbiamo avuto con lei e con il dr. Celotto e relativa ad una mancata convocazione di una riunione richiesta più volte alla DG Prevenzione Sanitaria. Nello spirito costruttivo che ha permeato il suo approccio alla dialettica con le parti sociali lei ha dimostrato di aver recepito la nostra richiesta per la quale ci aspettavamo nei giorni seguenti una sollecita convocazione da parte della competente DG Prevenzione. Nulla di tutto questo è avvenuto, anche a seguito di una nostra ulteriore nota che esattamente si riferiva al suo impegno espresso nel corso della citata riunione. Con sorpresa abbiamo scoperto successivamente che il DG interessato ha fatto nei giorni scorsi un sopralluogo presso la sede SASN di Roma accompagnato da due esponenti di altra sigla sindacale. Senza voler mettere in discussione le prerogative di alcuno e ignorando il motivo di questa visita congiunta ci è parso del tutto singolare il perdurare di una situazione di non rispetto di una richiesta sindacale e l’accoglimento di altre, evidentemente ritenute più pregnanti della nostra. Il motivo della nostra richiesta potrebbe sembrare minore, ma non lo è affatto: riguarda una differente interpretazione sulla fruizione delle tutele sociali da parte del personale a convenzione SASN. In sostanza, sulla base dell’identificazione del rapporto di lavoro a convenzione, che viene impropriamente assimilato ad un rapporto di collaborazione professionale, si nega a questi lavoratori la fruibilità complessiva di tutele sociali in materia di maternità, applicazione legge 104, ecc. Una interpretazione certamente non condivisa da noi e che sta producendo effetti gravi sulle condizioni di vita di lavoratori e lavoratrici che contribuiscono in modo determinante alla gestione di servizi essenziali per il Ministero e per i cittadini.
La mancata convocazione ci sta pertanto costringendo ad attivare le procedure di un contenzioso legale legato alla necessità di garantire il minimo rispetto delle norme contrattuali, una evenienza che per noi non è mai positiva, poiché rappresenta una sconfitta della normale dialettica democratica.
Per questo motivo, prima di assumere iniziative ultimative, abbiamo ritenuto di rivolgerci a lei per evidenziare questa spiacevole situazione, confidando nella sua sensibilità al problema specifico e nel rispetto dimostrato verso le prerogative delle parti sindacali.
Distinti saluti
FP CGIL Nazionale
Claudio Meloni