Roma, 25 maggio 2015
Al Direttore Generale
Dott.ssa Ravaioli
Al Capo Dipartimento R.U.O.
Alla Dott.ssa Paccapelo
A tutti i lavoratori
Dall’entrata in vigore del decreto di privatizzazione della Croce Rossa e con un’accelerazione negli ultimi tempi, vi è stato un fiorire di delibere su assegnazione d’incarichi e spostamenti sia dai posti di lavoro sia dalle mansioni svolte.
Questo ha ingenerato in tutti i colleghi delle preoccupazioni per un’eventuale mobilità in quanto c’è qualcuno che ritiene, o fa credere magari per fare qualche tessera, che nel momento dell’eventuale passaggio ad altre amministrazioni chi in quel momento sta svolgendo quel ruolo, faccio l’esempio più gettonato cioè i compiti d’istituto e magari fini al giorno prima a fatto l’autista all’autoparco, sia avvantaggiato nel trovare collocazione in un eventuale ente strumentale o in altra amministrazione.
Fermo restando che una certa riorganizzazione per forza di cose c’è stata, visto il mutato quadro legislativo, si fa presente ad eventuali “furbetti del quartierino”, sia dirigenti, sia sindacalisti che lavoratori, che la pianta organica della CRI è depositata in Funzione Pubblica alla data dell’uscita del decreto 178 con le posizioni svolte a quella data da ciascun lavoratore, in Gazzetta Ufficiale.
Quando sarà e se sarà il caso di attuare qualsiasi tipo di mobilità, questa verrà decisa, sia nei criteri che nei modi, dal tavolo interministeriale già aperto alla Funzione Pubblica come d’altronde è già stato fatto presente e deciso dai vari dirigenti dei ministeri.
Una cosa è certa non saranno prese in considerazione accordi fatti senza nessuna logica lavorativa e sottoscritti solo per meri tentativi di sistemare gli amici degli amici.
Comunque a scanso di equivoci sarà mia cura sottoporre alle figure in indirizzo gli accordi siglati con la richiesta di chiarimento sia dal punto di vista formale che tecnico.
Per il momento cominciamo con il protocollo d’intesa sottoscritto dalla CRI Regionale con il Comitato Provinciale di Napoli (di cui si allega copia).
Si chiede:
la reale necessità della sottoscrizione di questo protocollo d’intesa;
i criteri che sono stati individuati per la scelta del personale;
ed infine un chiarimento sugli incarichi affidati ad alcuni colleghi.
Ovviamente si resta in attesa, per maggior chiarezza, anche di un chiarimento su quanto su detto e si chiede, come ci era sembrato di capire, se l’Amministrazione, condivide l’impostazione data rispetto a qualsiasi tipo di mobilità che il tavolo vorra attuare.
Si resta in attesa di cortese risposta.
Il Coordinatore Nazionale CGIL FP CRI
(Pietro Cocco)