Croce Rossa, domani attivo unitario dei delegati di Cgil Cisl Uil e Cisal I sindacati presentano la proposta per la riorganizzazione della Cri

21 Giugno 2015

Croce Rossa, domani attivo unitario dei delegati di Cgil Cisl Uil e Cisal


Comunicato Stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa Fialp -Cisal

I sindacati presentano la proposta
 per la riorganizzazione della Cri

Roma, 19 giugno 2015

I
delegati sindacali di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa e Fialp-Cisal si
riuniranno domani in un attivo unitario per presentare la proposta di
riorganizzazione della Croce rossa italiana. La
complessa vicenda della privatizzazione della Cri ha provocato, e
continua a provocare, un peggioramento dei servizi e di disperdere il
grande patrimonio di professionalità che ogni giorno, in tutto il Paese,
supporta le persone e le comunità locali.
Le
quattro sigle sindacali, mobilitate da mesi a fianco dei lavoratori,
ribadiscono la grave preoccupazione per una riforma che sembra procedere
nel disinteresse di amministrazione e ministeri competenti rispetto
alle conseguenze delle scelte. E senza il necessario coinvolgimento
degli operatori. 
Difesa
dei posti di lavoro (sono circa 1.500 quelli a rischio), tutela contro i
tagli ai salari, valorizzazione delle competenze specifiche, tenuta dei
servizi. Con queste priorità, da garantire insieme alla sostenibilità
economica dell’operazione, Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa e Fialp-Cisal hanno
messo nero su bianco una proposta concreta di riorganizzazione della
Croce rossa, che prevede anche attribuzioni di compiti e servizi di
rilievo, quali quelli connessi alla gestione dell’accoglienza e
dell’assistenza ai profughi e agli immigrati. Proposta che sarà
presentata domani all’attivo dei delegati sindacali e inviata al
presidente della Cri e ai ministri della Funzione pubblica e della
Salute.
La
mobilitazione, rilanciano i sindacati, proseguirà in tutti le sedi e i
posti di lavoro, fin quando il governo non deciderà ad aprire un tavolo
di confronto per una riforma vera, decisa insieme ai lavoratori, che
garantisca gli operatori e i cittadini.

 
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