MIBACT: comunicato unitario – Quando il sindacato serve all’Italia

25 Settembre 2015

 

News

 
QUANDO IL SINDACATO SERVE ALL'ITALIA
 
 

     COMUNICATO UNITARIO

 

Ieri si è tenuta la prima
riunione nazionale dopo il grave episodio di venerdì, che ha visto l’emanazione
del decreto che prevede l’apertura dei luoghi della cultura anche in caso di
sciopero in un clima di aggressione mediatica ai lavoratori dei beni culturali
ed ai loro diritti.

Una riunione comprensibilmente
tesa che ci ha visto unitariamente stigmatizzare con forza il comportamento del
Ministro Franceschini, convocata inizialmente per la firma definitiva sugli
accordi FUA 2015 e progetti locali, l’informativa sul piano di formazione 2015
e 2015/2017 e sul bando per la mobilità di 50 funzionari tecnici dalle Province
e 90 comandati dal comparto scuola, ha avuto un ampliamento successivo con
l’inserimento del monitoraggio sulla ripartizione dell’organico prevista dal DM
7 agosto 2015, i passaggi orizzontali e la mobilità volontaria.

L’esito della riunione su
questi 2 ultimi è stato del tutto interlocutorio in quanto l’Amministrazione
ancora non ha concluso le sue procedure di ricognizione sull’organico avviate
con la Circolare n.165/2015 e non è stata in grado di presentarci una
informazione completa che contempli l’individuazione del numero di posti,
ripartiti per profilo professionale e su base regionale, utili al passaggio
orizzontale, e il numero complessivo delle domande pervenute alla DG
Organizzazione, presentando peraltro una proposta di accordo del tutto difforme
dagli impegni assunti sulla problematica. Anche sulla mobilità volontaria ci è
stata presentata una scheda riportante punteggi attribuiti in modo del tutto
difforme dalle conclusioni della Commissione Tecnica relativa, senza peraltro
portare al tavolo la discussione proprio sull’ipotesi di accordo uscita da
quella commissione.
Quindi ancora un nulla di fatto e la sgradevole sensazione
che l’Amministrazione ancora si trova nell’impossibilità di governare le
proprie strutture periferiche, le quali tuttora proseguono con comportamenti
unilaterali di assegnazione di personale in barba a tutti gli accordi. Lo
stesso monitoraggio della ripartizione organica, per il quale ci è stato
chiesto di comporre l’ennesima commissione tecnica, risente di questa sorta di
incomunicabilità centro-periferia e ancora non riesce a sciogliere nodi
organizzativi importanti quali ad esempio la collocazione dei laboratori di
restauro e la necessaria salvaguardia della funzione di tutela che queste
strutture debbono assicurare.

Abbiamo pertanto espresso
forte contrarietà alla istituzione di nuove commissioni tecniche ritenendo che
la discussione sugli organici, proprio per le problematiche relative al forte
indebolimento delle linee e dei settori che si occupano della tutela, debba
avere esclusivo luogo di discussione e di confronto il tavolo nazionale.

Per quanto riguarda gli
accordi FUA, la cui sottoscrizione è condizione necessaria ai fini della
retribuzione, abbiamo rilevato la necessità di impegnare al più presto la somma
residua, circa 8,5 milioni di euro e di quantificare le economie del fondo
2014. Inoltre abbiamo chiesto un urgente intervento chiarificatorio circa
l’esigibilità o meno del visto UCB sugli accordi decentrati sui progetti
locali, precisando che tale visto non era stato ritenuto necessario dalla
stessa amministrazione, salvo poi essere richiesto, in sede di liquidazione, da
numerose Ragionerie Territoriali. L’amministrazione ci ha assicurato un pronto
intervento presso il MEF volto a sbloccare questa procedura.

Il bando di mobilità
volontaria, previsto in attuazione della norma che prevede il passaggio del
personale delle province inserisce anche il personale comandato dalla scuola e
noi abbiamo chiesto di inserire  anche il
restante personale comandato proveniente da AFAM e Sanità, richiamando la
necessità di uniformare il trattamento economico del personale delle province
alla normativa vigente.

Le novità positive emerse dal
tavolo sono due e per noi assai significative:

l’Amministrazione si è
impegnata a produrre un iter amministrativo che consenta l’utilizzo a inizio
anno dei fondi per le turnazioni consentendo il pagamento mensile a partire da
febbraio 2016 e ci ha preannunciato che nella legge di stabilità vi sarà uno
stanziamento straordinario aggiuntivo rispetto al budget ordinario da
utilizzare nel piano assunzionale che il MIBACT è autorizzato a fare a seguito
dell’emanazione del bando di mobilità dei provinciali.

Un primo risultato,
naturalmente da verificare sia nei numeri che nei criteri, con particolare
riguardo alla situazione degli idonei interni alle riqualificazioni ed ai
lavoratori precari, ma che dimostra che il sindacato serve all’Italia,
contrariamente a quello che pensa il Presidente Renzi, visto che è un risultato
del tutto ascrivibile alla mobilitazione posta in atto a livello nazionale da
CGIL, CISL e UIL.

Mobilitazione che naturalmente
prosegue fino alla definizione concreta degli obiettivi che ci siamo posti.

Roma, 24 settembre 2015 

 

         

          FP
CGIL                     CISL FP                        UIL PA

   
   Claudio Meloni          Daniela
Volpato           Enzo Feliciani          

 
 
 
 
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