Roma,
27 ottobre 2015
Dott. Riccardo Turrini Vita
Direttore
Generale del personale e della formazione
e p.c.
Dott. Giovanni
Melillo
Capo di Gabinetto
Dott. Santi Consolo
Capo
Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria
Le scriventi
organizzazioni sindacali esprimono profondo disappunto per la gestione della
mobilità da parte di codesta direzione generale. Innanzitutto, sottolineano la
cattiva gestione dell’accodo sulla stabilizzazione del personale distaccato
(all 1). Infatti, ad oltre due anni dalla sua sottoscrizione, la procedura di
stabilizzazione non è ancora conclusa e giungono voci su un possibile rientro
nella sede di appartenenza dei distaccati non stabilizzabili in ambito
regionale e dei distaccati che hanno scelto di non essere stabilizzati in una
sede diversa da quella nella quale prestano servizio la quale risulta priva
della necessaria scopertura di organico.
Ove tale notizia si dimostrasse fondata
ci troveremmo dinanzi ad un comportamento inaccettabile di codesta
amministrazione perché lo stesso tradirebbe la ratio della stabilizzazione.
Sulla materia siamo ancora in attesa di avere risposta alle richieste avanzate
nel corso dell’ultima riunione tenutasi il 29 luglio u.s., ad onta delle
assicurazioni fornite dalla parte pubblica.
Inoltre risulta che
codesta direzione generale, senza informare le organizzazioni sindacali, abbia
avviato una indagine volta ad accertare se coloro che nel corso degli anni
hanno beneficiato della mobilità ex lege 104, abbiano oggi i requisiti previsti
per l’applicazione della menzionata legge. E’ la prima volta che ciò avviene
nel Ministero della Giustizia ed è evidente che, se tale indagine prelude ad un
rientro nella originaria sede di servizio dei trasferiti che attualmente sono
privi dei menzionati requisiti, ci troveremmo dinanzi ad un comportamento
ugualmente inaccettabile da parte di codesta amministrazione perché lo stesso
andrebbe a pregiudicare consolidate situazioni di lavoratori trasferiti da
tempo, assolutamente meritevoli di tutela.
Da ultimo va menzionata
la vicenda del rilascio del nulla osta ai circa ottanta dipendenti
dell’amministrazione penitenziaria che sono risultati vincitori della procedura
di mobilità per 1031 unità verso gli uffici giudiziari. Tale nulla osta,
infatti, è stato concesso solo ad alcuni lavoratori, sulla base di imprecisati
criteri, generando forte malcontento nel personale escluso.
Tanto premesso, anche
in considerazione del fatto che la mobilità è materia riservata alla
contrattazione collettiva, le scriventi sigle sindacali diffidano codesta
direzione generale dall’assumere provvedimenti punitivi nei confronti
del personale del comparto ministeri, dichiarandosi pronti ad assumere ogni
iniziativa per la tutela dei lavoratori interessati e per la difesa delle
prerogative sindacali. Le stesse inoltre chiedono che sia convocato con la
massima urgenza un incontro per discutere dei delicati aspetti della mobilità,
come sopra indicati.
Confidando in un
positivo e tempestivo riscontro porgono distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Lina Lamonica Eugenio Marra Domenico Amoroso