Amministrazione penitenziaria: mobilità personale DAP

10 Novembre 2015

 

News

 
Mobilità personale DAP
 

 Roma, 10 novembre 2015

Dott. Santi Consolo
Capo Dipartimento dell’amministrazione
penitenziaria

Dott. Riccardo Turrini Vita
Direttore Generale
del personale e della formazione 

 p.c. Dott. Giovanni Melillo
Capo di Gabinetto

 Le scriventi
OO.SS. nel fare seguito alla informativa dell’ ufficio per le relazioni
sindacali relativa alla mobilità del personale a seguito di interpello
pubblicato dal DOG il 20 gennaio 2015 per la copertura di 1031 posti vacanti
negli uffici giudiziari, esprimono forte disappunto nel merito e nel metodo con
cui è stata gestita la questione che ha interessato alcuni lavoratori del DAP e
che ha visto le OO SS su una materia quale la mobilità totalmente escluse da
ogni tipo di confronto riguardante i criteri finalizzati al rilascio o meno del
Nulla Osta da parte dell’ amministrazione.

Ci duole
evidenziare che, nonostante avessimo inviato a codesta amministrazione ben due
note il 15 ed il 27 ottobre u.s. con le quali abbiamo invitato e sollecitato il
direttore generale del personale a convocarci perché fossero rappresentati e
condivisi i criteri con i quali procedere  
o meno alla mobilità del personale risultato vincitore all’interpello di
mobilità, solo il 2 novembre u.s. e a provvedimenti già formalizzati, positivi
e/o negativi, ci si porta a conoscenza 
dei criteri adottati.
 Riteniamo tale
comportamento irrispettoso non solo delle regole che caratterizzano le buone
relazioni sindacali ma anche dei lavoratori che hanno visto naufragare, a fine
procedura, aspettative importanti anche familiari, sì perpetrando un
atteggiamento discriminatorio come avvenuto nella precedente procedura di
mobilità verso l’organizzazione giudiziaria in occasione della quale i nulla
osta prima sono stati concessi a tutti, poi inspiegabilmente sono stati
revocati solo a pochi. Non è retorico affermare che nel 2012 è stato firmato un
accordo nel quale si accordava al personale del medesimo Ministero la
precedenza nella mobilità in entrata verso gli uffici giudiziari i quali, come è
noto, sono afflitti da una scopertura di organico in percentuale decisamente
maggiore di quella che hanno le strutture penitenziarie e della giustizia
minorile. Non è un caso che la Giustizia Minorile, pur in regime di
riorganizzazione e di penuria di personale, ha concesso il nulla osta a tutti i
vincitori della procedura di mobilità de qua.
 La questione
avrebbe a nostro parere potuto avere un epilogo sicuramente migliore non solo
per il personale interessato ma anche per l’amministrazione che, negando ancora
una volta il confronto   con la parte
sindacale, ha tutelato male anche gli interessi della Giustizia del paese. 

Detto ciò
riteniamo, in particolare, assolutamente discutibile il criterio di cui al
punto f) della nota in questione nel quale vengono indicati parametri dei quali
sarebbe interessante conoscerne la genesi. Inoltre riteniamo indispensabile
conoscere l’elenco del personale, completo di sede di servizio, al quale è
stato concesso o negato il nulla osta, con l’esplicita indicazione delle
motivazioni. Tanto al fine di verificare se è stata assicurata parità di
trattamento a tutti i lavoratori interessati al transito negli uffici
giudiziari. 
 Le scriventi organizzazioni si riservano l’adozione di
ulteriori iniziative in caso di negativo riscontro.

       FP CGIL                CISL FP             UIL PA
 Lina Lamonica       Eugenio Marra     Domenico Amoroso

 
 
 
 
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