Corte dei Conti: Piante organiche… Queste sconosciute – nota

14 Dicembre 2015

 

News

 
PIANTE ORGANICHE… QUESTE SCONOSCIUTE
 

Al di là di
mode o convenienze temporali la CGIL negli anni trascorsi si è:

Occupata attivamente del personale
comandato presso la Corte dei conti, invocando il riconoscimento e la giusta
attenzione da parte di tutti nei loro confronti;

  Dichiarata favorevole al salvataggio di
quei lavoratori che per “strane alchimie governative” si sono trovati sull’orlo
(sarebbe più opportuno definirlo baratro) della perdita del posto di lavoro
(dipendenti di CNEL, Croce Rossa e Province).

 

 

Nessuno può contestarci, come, da
sempre, la CGIL abbia preteso il rispetto per la professionalità dei lavoratori
della Corte!

 

In questi ultimi tempi stiamo
assistendo a strani fenomeni in virtù dei quali il personale viene considerato
in sovranumero o carenza di organico a seconda delle circostanze (vedi,
rispettivamente, la relazione sulle attività e i risultati conseguiti nel
biennio 2013/2015 del Segretario Generale ed il Decreto di approvazione del
piano di stabilizzazione del personale in comando proveniente da
amministrazioni sottoposte a vincoli assunzionali).
A tal proposito, il
passaggio in ruolo di personale apicale e non proveniente da altre
Amministrazioni sta creando (e soprattutto creerà nel prossimo futuro) enormi
problemi al personale già in ruolo della Corte.  
Ora più che mai è fondamentale
portare avanti il progetto della riqualificazione – almeno giuridica – del
personale della Corte dei conti.

 

Il “progetto di definizione del
nuovo ordinamento professionale del personale amministrativo” – delineato anche
nella Direttiva generale per l’azione amministrativa 2015 del Presidente
Squitieri e da Lui definito come “obiettivo di primaria importanza” – si
concretizza nella riqualificazione del personale, tale processo non può più
essere rimandato!!

 

Questa attività, nei confronti
della quale lo stesso Presidente auspica “…sinergica collaborazione con le
organizzazioni sindacali”, comporta la condivisione degli strumenti di
programmazione, primo tra tutti quello della Pianta Organica.

 

Da tempo sosteniamo che
l’Amministrazione sia perfettamente a conoscenza – sede per sede – sia
dell’organico di fatto che di quello di diritto, che abbia il numero esatto
delle cessazioni al 31 dicembre 2015 e di quelle che avverranno nell’anno 2016
e, in ultimo, il preciso numero dei colleghi in posizione di comando e distacco
da altri Enti/Amministrazioni.

 

Queste informazioni, confermate
indirettamente anche dalla lettura della relazione sulle attività e i risultati
conseguiti nel biennio 2013/2015 del Segretario Generale, non possono e non
devono più restare esclusivo appannaggio dell’Amministrazione.

 

La CGIL si era pienamente
dichiarata favorevole a quanto scritto qualche anno fa in una Direttiva per
l’azione amministrativa, ove si sottolineava: “…Se da un lato, è necessario
dotare l’Istituto di risorse umane in numero adeguato sia in termini numerici
che in termini di professionalità specifiche, dall’altro, è da evidenziare
l’importanza di impiegare in modo ottimale tutte le risorse disponibili,
valorizzando l’apporto delle professionalità di cui già la Corte dispone, che
costituiscono un patrimonio prezioso di conoscenza delle complesse funzioni
dell’Istituto e di esperienza maturata negli anni di servizio…”.

 

Questo percorso virtuoso,
ancorché virtuale, deve trovare un momento di confronto e programmazione chiara
e condivisa prima di procedere alle ulteriori 61 immissioni nei ruoli di
personale proveniente da altre Amministrazioni (al netto di quelle già avvenute
nei termini di legge per il personale proveniente da Enti di area vasta), onde
evitare disparità di trattamento nei confronti del personale della Corte dei
conti, riqualificato solo una volta negli ultimi 15 anni.

 

 
Ora, nel rispetto di quanto la
nostra Amministrazione dice di credere nelle professionalità del suo personale
dipendente, la CGIL chiede di: – Conoscere la situazione delle piante
organiche di quest’Istituto;

   
Dar luogo – prima di ulteriori inserimenti
– alla riqualificazione giuridica del personale della Corte dei conti, onde
evitare di svilire e schiacciare (ancora una volta) la professionalità
acquisita dalle donne e dagli uomini che compongono la forza lavoro di
quest’Istituto;

   
– Riconoscere il giusto valore alla vigente
graduatoria del concorso per la Terza area e valorizzare la particolare
posizione dei colleghi idonei – già dipendenti del nostro Istituto – tutelando
anche le loro aspettative (a maggior ragione ora che il nostro Segretario
Generale ha specificato che l’organico della Corte è quasi al completo);

   
–  Dare ancora di più impulso alla
formazione del personale.

 

                                                                                                                                                             
Il
Coordinatore Nazionale della FP CGIL Corte dei Conti
Susanna Di Folco                                                                            

 
 
 
 
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