MIBACT: Nota unitaria – sospensione circ n. 16/2016 – comunicato FP CGIL Nazionale e comunicati stampa territoriali

27 Gennaio 2016

 

News

 
Comunicato
 

Crediamo non ci sia niente di peggio che la
presa in giro dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali.

Ed è quanto sta
avvenendo al MIBACT per opera di una controparte di cui a questo punto stiamo
verificando tutta la sua inattendibilità.

Riepiloghiamo:

l’amministrazione ha molto
spinto per arrivare ad un accordo di mobilità volontario, obiettivo condiviso
anche da noi, e che ha portato al protocollo di intesa di dicembre scorso. Il
problema è che mentre stavano facendo l’accordo con noi avevano già deciso le
famigerate modifiche di cui oggi sperimentiamo purtroppo gli effetti.

Adesso singolarmente i nostri
eroi emanano un bando, del tutto parziale e certamente non in linea con
l’accordo sottoscritto, in cui chiedono ai lavoratori di fare domanda verso
uffici che non esistono più. La ratio di questa decisione ci sfugge, ma ormai
come comprenderete abbiamo rinunciato ad inseguire i voli pindarici di un
Ministro avvolto in una bolla mediatica. Quello che non ci sfugge è che questo
bando deve essere immediatamente sospeso, in quanto incoerente e del tutto
inopportuno: vogliamo prima vedere le nuove dotazioni organiche, il progetto
organizzativo che soggiace alle stesse, gli ambiti territoriali di riferimento
delle nuove Soprintendenze miste. In assenza di questo non vediamo quali
istanze di mobilità volontaria si possano fare e il processo perde tutte le
condizioni di garanzia, anche perché i nostri eroi, con una mossa furba, si
sono inseriti nel decreto una clausola che gli concede mano libera
nell’assegnazione del personale.

Non ci siamo proprio e se il
bando non viene ritirato immediatamente noi ritireremo la firma dall’accordo e
ci prepareremo alle opportune risposte.

L’altra questione che abbiamo
segnalato (nella nota che vi alleghiamo) riguarda anche questa i solenni impegni
assunti dall’amministrazione sui pagamenti mensili delle turnazioni a partire
da febbraio: siamo a fine gennaio e ancora non vi è stata alcuna riunione sulla
materia: dobbiamo impegnare l’importo accantonato sul Fua per le turnazioni e
senza questo atto il tempo passa e le nostre residue certezze svaniscono.

 

Manifestazioni di
protesta

 

Abbiamo ricevuto un
appello da parte della neo costituita Associazione dei tecnici del Ministero,
un appello che certamente noi condividiamo, trovando al suo interno riflessioni
comuni con le nostre. L’associazione ha convocato un sit in per domani davanti
al Ministero, noi, unitariamente e in esito alla bella e partecipata assemblea
di lunedì a Palazzo Massimo, ne abbiamo indetta un’altra per lunedì prossimo,
dalle 15,30 alle 17.30, e sempre davanti al Ministero. Fermo restando che vanno
bene tutte le iniziative vogliamo rivolgere noi un appello a riunire le forze e
a coordinare la mobilitazione. Quindi invitiamo i lavoratori a partecipare a
tutte le iniziative in programma ed ai vari organizzatori a riunificare le
forze e concordare le cose da fare: uniti si vince, sparpagliati no.

 

 La vergogna della
riforma

 

Vi alleghiamo
inoltre alcuni comunicati di protesta sulla riforma che stanno man mano
pervenendo dai vari territori.
Sappiamo che la situazione è critica
dappertutto. Lo è ancora di più in territori come il Lazio, la Campania e la
Puglia, dove la pseudo nuova riforma opera dei veri e propri sfracelli sul
versante della tutela del patrimonio archeologico. In particolare vogliamo
esprimere tutta la nostra condivisione ai cittadini ed ai lavoratori di
Taranto, a cui inopinatamente viene tolta la sede della Soprintendenza
Archeologica. Lo facciamo non per inseguire campanilismi o per decidere noi
quale fosse la soluzione migliore, considerato che l’impianto di questo nuovo
decreto penalizza tutte le attività di tutela del patrimonio, ma perché ci pare
proprio un insulto ad una città che sulla tutela e valorizzazione del suo
patrimonio archeologico fonda le sue ragionevoli speranze di crescita e di
sviluppo. In ogni caso dalla lettura dell’efficace comunicato unitario
comprenderete meglio le ragioni della nostra presa di posizione.

Altrettanto efficaci
sono gli altri comunicati che vi alleghiamo, abbiamo partecipato nel Lazio ad una
assemblea che da sola ha rappresentato al meglio la profonda indignazione che
attraversa in questo momento i lavoratori e ampi settori dell’opinione
pubblica, e dalla Lombardia ci arriva una presa di posizione ferma e di grande
dignità contro la riforma farsa.

Vi invitiamo
pertanto ad assumere posizioni di protesta in tutti i territori, a coinvolgere
i cittadini, le associazioni, gli intellettuali sensibili a questi temi: il
problema della tutela del patrimonio culturale non riguarda solo gli addetti ai
lavori, ma tutti i cittadini che hanno a cuore questi temi.

 

Roma, 27 gennaio 2016 

Claudio Meloni

FP CGIL Mibact Nazionale 

 
 
 
 
 
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