Il
24 febbraio è stato approvato definitivamente il decreto “mille
proroghe”
Dalla
lettura
del
decreto mille proroghe licenziato
dalla Camera, c’era
la possibilità di usufruire del part time pensionistico per i
lavoratori a
cui
mancavano tre
anni alla pensione, e
che questo fosse
esteso anche ai dipendenti della PA.
Nel
dibattito avvenuto,
durante
la
conversione in
legge,
la relatrice ha precisato invece che è stata ampliata la platea dei
potenziali beneficiari includendo solo
i lavoratori dipendenti del settore privato iscritti alle forme
esclusive dell’assicurazione generale obbligatoria, come ad
esempio: il Fondo Poste e il Fondo Speciale delle Ferrovie dello
Stato.
Tutti
quei lavoratori a cui mancano
non
più di 3
anni alla pensione di vecchiaia
(
uomini a partire dai 63
anni e 7 mesi di età e
donne dai 62
anni e 7 mesi) possono
convertire il rapporto di lavoro da full time a part time, in
presenza di almeno 20 anni di contributi.
Siamo
di fronte ad un ennesimo atto di discriminazione che lede il
principio di uguaglianza e che non favorisce il turn over negli
uffici pubblici.