Sicurezza-CFS – Benessere del personale, Comitato Unico di Garanzia, il futuro incerto dei lavoratori

09 Marzo 2016

Corpo Forestale dello Stato – Benessere del personale, Comitato Unico di Garanzia, il futuro incerto dei lavoratori

Roma, 08 marzo 2016

Ieri si è svolto al Parlamentino un seminario dal titolo “Cambiamenti:
la strategie

adattative” promosso dal Comitato Unico di Garanzia e lanciato dal
Capo del Corpo, a cui

hanno presenziato i Comandanti Regionali, o loro delegati, e i “pari”.

Come membri del CUG, rappresentati di FP CGIL CFS, vorremmo sapere
quando si

parlerà alla truppa e con la truppa? Quando i forestali saranno
coinvolti in queste

iniziative? Quando potranno ascoltare con le loro orecchie ciò che
li riguarda?

Si sono affrontate le tematiche dello stress e dell’ansia dovute
ai cambiamenti che

avvengono nella vita e ai quali tutti noi siamo chiamati a dare
una risposta. Non è stato

chiaro, nonostante il profuso impegno dei relatori a declamare anche
gli aspetti positivi

dei cambiamenti, non è stato chiaro dunque, a quale cambiamento e
a chi ci si riferisse.

Certo è che tutti i relatori si sono molto spesi nel far passare
un messaggio

fondamentale: il cambiamento va accettato altrimenti ci si stressa!
Il cambiamento non va

combattuto, perché tanto è inutile e dannoso, tanto più che si sta
parlando di un

cambiamento “giusto”!

Il cambiamento non è stressante e ansiogeno se tu lavoratore lo
affronti con

positività, o forse intendevano dire con passiva rassegnazione,
ignavia, sudditanza.

Insomma fior di teorie psicologiche, di citazioni auliche di
messaggi di speranza,

dal danzare sotto la tempesta al sopportare ferite di guerra
anziché avere dei rimorsi, per

dire a pochi fortunati, che il cambiamento quale che sia è solo
nella nostra mente e alla fine

non è poi tanto male.

Parallelamente, lo studio dell’Università di Roma Tre, parlando di
dati reali, ha

messo in evidenza quanto ci sia una maggiore disaffezione e
insoddisfazione tra il

personale dei ruoli più bassi della nostra amministrazione e tra i
più giovani. Ecco allora

che proprio su quelle persone, magari lontane da casa, magari con
le famiglie a distanza,

magari con difficoltà economiche, proprio su quei lavoratori si
sta per abbattere non un

cambiamento, non una difficoltà ma una tempesta di cui nessuno di
noi conosce l’entità e

la dirompenza! Ma non disperate potrete ballarci dentro mentre si
scatena …

Allora vorremmo chiedere ai nostri vertici, chi lo dirà alla
truppa di forestali che

non si devono stressare se gli toglieranno il
lavoro a cui molti di loro tengono e su cui

hanno basato la loro vita professionale? O che non dovranno
sentirsi in ansia se li

impiegheranno a fare i carabinieri e saranno gli ultimi degli
ultimi, senza avere più

nemmeno i diritti di base, senza potersi opporre alla volontà di
un superiore? E chi glielo

dirà ai forestali non più giovanissimi che se vogliono continuare
a fare i forestali oltre a

cambiare divisa e forse anche sede di servizio dovranno anche
sottostare a ordini e

gerarchie rigide e dovranno dimenticare i loro diritti e la loro
esperienza?

Perché non si è parlato veramente di COSA succederà ai forestali
magari

informandoli e rendendoli consapevoli? Perché come al solito si è
detto che un

cambiamento è nell’aria e i forestali dovranno adattarsi per conto
proprio facendo ricorso

alla loro positività e allo spirito di adattamento? Chi deve
informarli su quale destino li

attende? Le figure del pari? pochi con pochi mezzi e di cui
nessuno parla? I dirigenti? Il

gossip?

E allora di quale cambiamento si è parlato? Prima di parlare dell’effetto
dei

cambiamenti sulle persone, perché l’amministrazione non si assume
le sue responsabilità e

non dice chiaramente ai suoi dipendenti quali saranno i
cambiamenti? Cosa dovranno

affrontare i forestali?

Non è il cambiamento che spaventa ora ma il non sapere di cosa è
fatto questo

cambiamento, la totale incertezza di cosa ne sarà del lavoro, del
futuro, della carriera di

7000 persone le cui vite sono state poste nelle mani di chi non ha
interesse a rispettarle ma

vuole solo portare a casa solo l’ennesimo spot pubblicitario!

E allora grazie ai professionisti per averci detto che i
cambiamenti ci stressano e ci

mettono ansia ma forse sarebbe stato più costruttivo per tutti
ascoltare i forestali, per una

volta.


I componenti del CUG per la FP CGIL CFS

Claudia Cindolo – Luca Ricciotti

Oggi 8 marzo 2016, non possono
mancare gli auguri a tutte le donne e alle lavoratrici del Corpo

Forestale dello Stato, sperando che
il futuro sia nel solco del rispetto delle pari opportunità che il

cambiamento non produca una perdita
reale di diritti per la conciliazione della vita professionale

con la vita familiare e personale
importanti per le donne e per gli uomini del Corpo forestale dello

Stato.

 
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