Corte dei Conti: PIANTE ORGANICHE, COMANDI, MOBILITA’ E ASSUNZIONI

11 Maggio 2016

Corte dei Conti: PIANTE ORGANICHE, COMANDI, MOBILITA' E ASSUNZIONI


NOI
SULLE PIANTE ORGANICHE NON MOLLIAMO!

Roma, 11 maggio 2016

Sono
passati 5 mesi dall’ultimo comunicato CGIL in cui chiedevamo che fosse resa
nota dall’Amministrazione la consistenza delle piante organiche della Corte dei
conti.
Le
ragioni di questa nostra reiterata richiesta sono a tutti ben note:
·Chiarezza sulle
immissioni in ruolo del personale già comandato;
·Trasparenza e
pari opportunità di accesso nelle attivazioni di nuovi comandi;
·Lo scorrimento
della graduatoria del concorso per funzionari.

Per l’ennesima volta, il Segretario Generale non
ha ritenuto di rispondere alle esigenze di trasparenza del personale che – non
riqualificato dal 2010 – si trova, rispetto ai dipendenti provenienti da altre
realtà, in una situazione di vero e proprio disagio.

Avevamo concretamente sperato che questa impasse
fosse ormai superata quando lo stesso Presidente Squitieri, nella Direttiva
generale per l’azione amministrativa 2015, aveva delineato il progetto di
definizione del “nuovo ordinamento professionale del personale amministrativo”
definendolo come “obiettivo di primaria importanza”.

Nella Direttiva generale per l’azione 2016, la
valorizzazione delle competenze della Corte – e del suo personale – sembrano
essere riproposte in chiave di obiettivo dell’Amministrazione etica: “Gli
obiettivi dell’Istituto, in tale particolare settore, sono ambiziosi. La
valorizzazione delle competenze e delle professionalità, su queste e su tutte
le altre materie di competenza della Corte, sono funzionali alla concreta
realizzazione delle misure previste dalle norme anticorruzione, per le ragioni
che ho in precedenza rammentato. Inoltre, l’impiego delle risorse della Corte,
sempre più qualificate e depositarie di specialistiche ed elevate competenze,
deve anche essere “eticamente” orientato”.

Eppure, queste azioni – ritenute fondamentali al
punto da riguardare tutto il personale, chiamato ad un ulteriore cambio di
marcia sempre a costo zero – continuano ad essere esclusivo
appannaggio dell’Amministrazione che evidentemente NON desidera coinvolgere le
Organizzazioni Sindacali.

Sempre nella Direttiva del Presidente si legge:
“È stato, pertanto, possibile, nell’ultimo biennio, accanto all’assunzione
di 38 unità, di cui 20 vincitori del concorso da funzionario di area III – F1,
procedere, al contempo, all’immissione in ruolo di circa 100 unità di personale
già in comando, nonché disporre nuovi e numerosi comandi in, per un volume
complessivo di circa 120 unità… Il tutto consente all’Istituto di poter disporre
di forza lavoro complessivamente pari a quasi il 97% della dotazione organica.
Sono, peraltro, in corso le operazioni finalizzate al possibile assorbimento di
circa 60 ulteriori unità provenienti dal CNEL, in relazione alle quali è
necessario avviare tutte le attività propedeutiche e funzionali per consentirne
un immediato inserimento allorché il referendum, che andrà a concludere il
pertinente processo di revisione costituzionale, renderà operativo il passaggio
in questione”.

In merito, chiediamo fin da adesso il
coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali in questo momento delicato per il
nostro Istituto, a tutela di tutti i lavoratori.

Ora, in ossequio a quanto scritto dallo stesso
vertice dell’Istituto riguardo alla valorizzazione della professionalità
del personale dipendente e all’attenzione riservata al benessere di tutti i
nostri colleghi, parimenti rispettando quanto scritto dal Segretario generale
relativamente alla specifica che l’organico della Corte sarebbe quasi al
completo, la CGIL chiede di:
· Conoscere
la situazione delle piante organiche di quest’Istituto;
· Dar luogo – prima
di ulteriori inserimenti – alla revisione dei profili professionali del
personale della Corte dei conti, onde evitare di svilire e schiacciare (ancora
una volta) le professionalità acquisite dalle donne e dagli uomini che compongono la forza lavoro di quest’Istituto;
· Dare luogo, prima
di mettere “a bando” nuovi posti in comando ad una verifica sulle richieste di
trasferimento fatte dai colleghi;
· Riconoscere il giusto
valore alla vigente graduatoria del concorso per la Terza area e valorizzare la
particolare posizione dei colleghi idonei – già dipendenti del nostro Istituto
– tutelando anche le loro aspettative;
· Dare ancora di
più impulso alla formazione del personale.

Coordinamento Nazionale
FP CGIL – Corte dei conti

 
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