Comunicato Stampa Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uilpa
Roma,
27 maggio 2016
Piazze piene in tutta Italia di lavoratrici e
lavoratori dei servizi pubblici, scioperi nei luoghi di lavoro con
adesioni altissime. Con questo bilancio si chiude la mobilitazione
territoriale promossa da Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa: un impegno
lungo circa due mesi per rivendicare il diritto ad un rinnovo dei
contratti che tarda ormai da quasi sette anni. Una mobilitazione che ha
attraversato l’intero paese, con scioperi e manifestazioni a carattere
regionale, accompagnata da centinaia di assemblee, dal coinvolgimento
della cittadinanza e dal confronto con le istituzioni locali. Un fitto
calendario a sostegno di un diritto, sancito dalla corte costituzionale a
luglio dello scorso anno, e da una proposta innovativa per rilanciare i
servizi pubblici come volando per la crescita del paese.
“Siamo
partiti dal basso – affermano i segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp,
Uil-Fpl e Uil-Pa, Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio
e Nicola Turco -, dai territori e dai luoghi di lavoro, con il sostegno
delle lavoratici e dei lavoratori che ogni giorno, tra mille fatiche,
garantiscono i servizi pubblici, siano essi del mondo pubblico che di
quello privato. Abbiamo portato la nostra proposta di cambiamento: nuovi
modelli organizzativi, innovazione dei processi, produttività vera,
investimento nelle competenze, motivazione e partecipazione. Punti sui
quali – aggiungono – abbiamo incrociato il sostegno dei cittadini e
delle imprese: serve una pubblica amministrazione capace di offrire
servizi più veloci e di qualità. E il solo strumento per farlo è il
contratto”.
Per
queste ragioni, proseguono, “forti di questo sostegno, forti delle
nostre ragioni, la mobilitazione non si ferma. Andremo avanti da subito.
E alla ministra Marianna Madia vogliamo ricordare che è tempo di
avviare il confronto sui rinnovi. Siamo disponibili ma con un punto
fermo: il rinnovo dei contratti deve riguardare tutti i lavoratori.
Sette anni di attesa, i sette anni della crisi, hanno inciso
trasversalmente sull’intero mondo del lavoro pubblico, senza
distinzioni. La crisi ha colpito tutti e tutti meritano una risposta, il
riconoscimento di un diritto: il rinnovo del contratto, subito e per
tutti”, concludono Dettori, Faverin, Torluccio e Turco.