Non solo il presidio tranese non
chiuderà ma sarà anche trasferito in una sede più idonea. Fp Cgil Bat:
“Risultato raggiunto grazie al costante impegno”
Il 17 febbraio contro ogni scaramanzia, OO.SS. –
R.S.U – Agenzia delle Entrate, hanno scritto un importante pagina , che
permetterà alla città di Trani di non perdere un importante presidio di
legalità sul territorio, un servizio professionale e disponibile attento ai
bisogni dei cittadini e dei professionisti locali.
L’Amministrazione rappresentata
dal dott. Gennaro Dellisanti già
Direttore provinciale dell’Agenzia delle entrate di Barletta -Andria -Trani ,
ha esaustivamente presentato il progetto di ristrutturazione dello stabile che
attualmente ospita la Conservatoria dei registri immobiliari in via Beltrani a
Trani, alle spalle del Palazzo di Giustizia. Una ristrutturazione che verrà
fatta in tempi relativamente brevi e permetterà all’Agenzia delle Entrate di
risparmiare quasi 200 mila euro ovvero il costo d’affitto dei locali
attualmente occupati dall’Ufficio Territoriale dell’agenzia delle Entrate in
via Margherita di Borgogna.
Nessuna chiusura quindi come
qualche mese fa si paventava, nessuno spostamento di personale, questo ,
bisogna dirlo anche grazie alla grande mobilitazione delle OO.SS. in
particolare ricordiamo l’importante iniziativa tenuta nell’Ufficio di
Trani organizzata dalla Funzione
Pubblica della CGIL Bat dal suo segretario Marzano con il coordinatore nazionale
delle Agenzie Fiscali Luciano Boldorini.
La CGIL ha costantemente seguito in Direzione
Centrale l’importante vicenda, ottenendo la sospensione del provvedimento di
chiusura che poi ha permesso alla
Direzione regionale di presentare oggi il progetto di ristrutturazione che
rende fattibile l’accorpamento dei due uffici (Conservatoria e Ufficio
Territoriale delle Entate).
Un risultato reso possibile dal
lavoro in parallelo e comune delle OO.SS. dell’Agenzia delle Entarte insieme
all’Amministrazione comunale e del suo
sindaco Avv. Bottaro.
Questo significa rendere un
servizio al bene comune, questo significa qualificare il servizio pubblico.