MIBACT:Comunicato su accordo progressioni e riforma

15 Luglio 2016

MIBACT: Comunicato su accordo progressioni e riforma

I temi elencati nel
titolo riassumono gli argomenti centrali affrontati nella importante riunione
di ieri, ma non gli unici.

Sulle progressioni
economiche:

ieri abbiamo siglato una
ipotesi di accordo su questa prima tranche di progressioni, relativa all’anno
in corso. L’ipotesi è il frutto di una lunga e faticosa mediazione al tavolo,
mediazione che si è svolta soprattutto all’interno del fronte sindacale. Noi la
riteniamo una buona ipotesi, anche se naturalmente avremmo preferito ulteriori
aggiustamenti rispetto all’ipotesi uscita dal tavolo tecnico. Una buona ipotesi
perché salvaguarda e rafforza i criteri di preferenza nell’attribuzione dei
punteggi relativi all’esperienza professionale per il personale che non ha
avuto le progressioni nel 2010, dimezzando il punteggio relativo all’anzianità
generale nella pubblica amministrazione e eliminando la cumulabilità tra i due
punteggi relativi all’anzianità di fascia, nel senso che in questa nuova
ipotesi si opera un conteggio distinto tra i due criteri previsti (anzianità
generale e quella di fascia) prima di sommarli. L’aspetto che continuiamo a
ritenere critico è invece quello relativo alla formazione, i cui parametri ci
appaiono assai larghi in relazione all’offerta diseguale di formazione
registrata sul territorio, ancorché legati solo a quella fatta nella fascia
economica attualmente rivestita dai lavoratori. Ma la decisione di siglare
questa ipotesi di accordo, anche in presenza di questo punto critico, deriva da
due valutazioni: la prima riguarda la rottura che una modifica di questo
criterio avrebbe prodotto con i colleghi della CISL, indisponibili alla sua
modifica. La seconda invece è relativa alle concrete prospettive che l’accordi
superi il vaglio degli organi di controllo. Nel senso che l’ipotesi doveva
essere per forza del tutto coerente con quanto previsto dal CCNL per poter
meglio fronteggiare la più che prevedibile obiezione che arriverà sulla
mancanza di criteri relativi alla valutazione individuale dei lavoratori ai
sensi di quanto previsto dalla normativa Brunetta, criteri ritenuti pregiudiziali
dagli stessi ai fini della certificazione dell’accordo e quindi della sua
efficacia. Il Mibact non ha mai adottato questo sistema e quindi, qualora
questa interpretazione prevalesse, non si potrebbero fare progressioni
perlomeno fino all’entrata in vigore di un piano della performance individuale
legato all’incentivazione produttiva. Insomma, in assenza di pagelline niente
progressioni. A tal riguardo vale la nostra esperienza sul tavolo del MIUR, ove
il problema è stato posto pesantemente esattamente nei termini che vi abbiamo
descritto, ovvero un accordo, che peraltro noi non abbiamo siglato, ispirato
esplicitamente dalle previsioni dell’art.23 della legge Brunetta, poste come
condizioni pregiudiziali per avere le progressioni in quel ministero. Quindi siamo
solo all’inizio di un percorso accidentato e per il quale ci risulta che nei
prossimi giorni l’Ufficio di Gabinetto contatterà Mef e Funzione Pubblica per
avere un confronto al riguardo. 
Continua a leggere scaricando il comunicato pdf allegato

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