Giustizia Minorile: Interpello Torino – Nota al Capo Dipartimento Cascini

23 Settembre 2016

Interpello Torino – Nota al Capo Dipartimento Cascini

Roma  21 settembre 2016

 

Al
Signor Capo Del Dipartimento

per
la giustizia minorile e di Comunità

Dr.
Francesco Cascini

 

Oggetto:
Interpello per l’individuazione di n. 1 unità di personale appartenente al  profilo professionale di Direttore Area HI F4
o superiore cui affidare l’incarico di Direttore dell’Istituto Penale per i
Minorenni di Torino e di n. 1 unità di personale appartenente al profilo
professionale di Direttore Area 111 F4 o superiore cui affidare l’incarico di
Direttore dell’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni dì Torino.

Dr. Francesco
Cascini,

apprendiamo
con vivo stupore e forte indignazione dell’interpello di cui all’oggetto, perché
riguarda  posizioni ricoperte da otto  anni  nel caso dell’IPM e da  più di un anno per l’USSM da funzionari che
hanno garantito, pur tra enormi difficoltà, 
il buon andamento dei servizi diretti e perché le persone interessate
non sono state preventivamente informate ma hanno appreso della
prossima sostituzione  leggendo
l’interpello.
E’ evidente che per la 
comunicazione  è stata utilizzata
una  modalità indegna di
un’amministrazione moderna, che oltre ad offendere e colpire la professionalità
delle persone interessate,  squalifica
agli occhi di tutti gli operatori della giustizia minorile l’autorità di
chi  ha richiesto e predisposto un
provvedimento che sin qui appare immotivato. 

Tanto
più  che le reggenze nei servizi della
giustizia minorile  costituiscono la
regola e certamente non sono un eccezione. Se l’amministrazione  ha deciso di regolarizzare tutte le posizioni
riteniamo grave che non siano state 
informate preventivamente le organizzazioni sindacali  ed aperto un 
tavolo per discutere sulle procedure e le modalità  da utilizzare per  porre fine alle reggenze, salvaguardando gli
operatori che fin qui si sono sobbarcati l’onere di dirigere i servizi. 

Stupisce,
inoltre, la brevità irrituale dei tempi previsti per la presentazione  delle candidature, cinque giorni, che
appaiono inadeguati   anche solo  per diffondere il provvedimento a tutto il
personale interessato ed incongrui 
poichè riguardano incarichi  ricoperti con reggenze anche da  otto anni.                                                                            

Poiché
dall’interpello risulta che  il
provvedimento è stato chiesto dalla direzione del CGM di Torino  e poiché risulta che tutte le contrattazioni
sull’organizzazione del lavoro del personale di polizia penitenziaria e del
personale civile che hanno prodotto eventuale disorganizzazione nell’IPM di Torino sono state condotte dal
Dirigente del Centro che ha escluso dal tavolo con i sindacati proprio il
direttore ed il comandante dell’IPM vorremmo sapere  quali provvedimenti  l’amministrazione vorrà intraprendere per
sanare una situazione quale quella del Centro di Torino che appare ormai per
quanto riguarda la gestione del personale intollerabile ed insopportabile.

Il  nuovo dipartimento si trova a dove  affrontare sfide difficili ed impegnative per
adeguarsi ai compiti  previsti  dalla riorganizzazione del Ministero della
Giustizia, sin qui ben poco  è stato
realizzato, tanta appare la confusione.
Speriamo che a partire da questo
provvedimento, che per come è stato predisposto appare irriguardoso e
vessatorio,  si determinino le
condizioni  che consentano a tutto il
personale di poter proseguire con serenità nel lavoro quotidiano.
                                                               
                 Il Coordinatore
Nazionale    

                   
                        Giustizia Minorile

   
                     Gianfranco Macigno

 

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