MIUR : Accordo sulle progressioni trasformato in uno spot

30 Settembre 2016

Miur: Accordo sulle progressioni trasformato in uno spot

Ieri è stato sottoscritto definitivamente l’accordo sulle
progressioni economiche. Naturalmente noi abbiamo ribadito la nostra ferma
contrarietà, sulla base delle motivazioni ormai note e peraltro aggravate da
ulteriori modifiche unilaterali all’accordo, recepite senza colpo ferire da chi
ha ritenuto di sottoscrivere e che riguardano la messa a carico del FUA anche
della quota relativa all’indennità di vacanza contrattuale, che è finanziata
direttamente dal bilancio dello stato, creando in tal modo un precedente rispetto
all’utilizzo del FUA anche per retribuire quote ad esclusivo carico della parte
datoriale. E che danno un ulteriore colpo al principio di contrattazione
tramite la modifica unilaterale che cassa la possibilità di riutilizzo delle
somme non spese nell’ambito dell’accordo stesso.

Ma quello che ci lascia veramente esterrefatti è il
comunicato stampa trionfalistico che stamattina troviamo sul sito del Ministero
e che vi riportiamo di seguito integralmente:

 

“Dopo oltre sei anni di attesa è stato sottoscritto oggi dalle
Organizzazioni Sindacali e dall’Amministrazione centrale il Contratto nazionale
integrativo che definisce i criteri e le modalità di impiego di una parte del
Fua, il Fondo unico di amministrazione per il 2016, con il quale verranno
finanziate le progressioni economiche per il personale degli Uffici scolastici
regionali e dell’amministrazione centrale del Miur. “Si tratta di un
provvedimento atteso da tempo”, sottolinea il Ministro dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini. “Siamo soddisfatti
della chiusura del Contratto che rende merito all’impegno del personale
amministrativo centrale e periferico per garantire il funzionamento del sistema
scolastico”. “Finalmente un doveroso riconoscimento economico a chi ha lavorato
in maniera infaticabile per far sì che la Buona Scuola venisse attuata”,
commenta il Sottosegretario Davide Faraone. “Oltre a questo stiamo lavorando
per incrementare il fondo degli straordinari: siamo fortemente convinti che il
merito e l’impegno serio vadano premiati. Il cambiamento radicale che stiamo
realizzando nel nostro sistema di istruzione è  il risultato dell’azione
responsabile di tutta la comunità scolastica e delle strutture ministeriali. E
tutti devono vedere riconosciuta la propria professionalità”. Grazie a uno
stanziamento di 4 milioni di euro, circa il 60% del personale potrà percepire
un incremento stipendiale. I passaggi di fascia saranno l’esito di una
selezione basata sulla valutazione del lavoro dei dipendenti in base a criteri
meritocratici.”

Dal comunicato stampa si possono desumere
diverse cose, in primis che Ministro e Sottosegretario esistono veramente, cosa
di cui francamente cominciavano a dubitare visto il costante rifiuto a
confrontarsi con le organizzazioni dei lavoratori sui gravissimi problemi di
degrado dei servizi e di carenza negli organici. Problemi che ancora oggi si
scontano nell’avvio dell’anno scolastico e che in tutto questo disgraziato
periodo hanno sottoposto i nostri lavoratori a condizioni di stress lavorativo
con continue tensioni con gli utenti e la presenza costante delle forze
dell’ordine all’interno di molti Uffici operativi. Tutti problemi apertamente
ignorati dalla parte politica malgrado lettere, petizioni, proteste e prese di
posizione dei lavoratori, delle RSU e delle Organizzazioni sindacali. Problemi
nascosti all’opinione pubblica come fossero polvere sotto il tappeto, salvo poi
appropriarsi di un accordo per produrre un bello spot a favore dei media, dal
quale risulterebbe un impegno costante a favore dei lavoratori prodotto da
questi signori, con la chicca dello stanziamento dei 4 milioni di euro, quasi
li avessero tirati fuori loro e non facessero parte del FUA , il cui rendimento
risulta peraltro dimezzato nella sua consistenza economica proprio a causa dell’impegno
per finanziare le progressioni economiche. E con il richiamo a inesistenti
criteri meritocratici.

Insomma un comunicato stampa che da solo la dice
lunga sul livello di attenzione della Direzione politica sui problemi reali di
funzionamento dei servizi e sulla sua capacità di cogliere la palla al balzo
attribuendosi meriti del tutto impropri per una bassa operazione di propaganda
mediatica. Un atteggiamento che non esitiamo a definire irresponsabile e
cinico, giocato ancora una volta sulla pelle dei lavoratori. E che peraltro
chiarisce del tutto le reali motivazioni che hanno portato l’Amministrazione a
perseguire pervicacemente questo accordo, anche a costo di distruggere principi
consolidati di confronto contrattuale.

Ma noi certo non ci contenteremo di queste
miserie pubblicitarie: il Ministro ed il suo Sottosegretario sono chiamati a
dare risposte concrete sul piano dei funzionamenti dei servizi e sul piano
occupazionale. Possono stare certi che su questo li incalzeremo
incessantemente.

Claudio Meloni 
FP CGIL Nazionale

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