Roma,
13 dicembre 2016
“Chiediamo la sospensione di almeno 6 mesi dei
termini di attuazione del decreto legislativo 177/2016 che dal primo
gennaio prossimo cancellerà e accorperà con l’Arma dei carabinieri il
Corpo forestale dello Stato. Chiediamo un tavolo di confronto che fino
ad oggi non c’è mai stato e annunciamo una manifestazione unitaria per
il 19 dicembre davanti al ministero della funzione pubblica”.
Lo
hanno chiesto stamani, nel corso di una conferenza stampa congiunta
svoltasi a Montecitorio, i sindacati del Corpo forestale dello Stato
Sapaf, Ugl-Cfs, SNF, Fns-Cisl, Cgil-Cfs e Dirfor.
“Il
nuovo governo – hanno spiegato i rappresentanti sindacali – deve
immediatamente affrontare la questione della riforma dell’apparato della
sicurezza che alla fine si è tradotta, speriamo solo sulla carta, nella
cancellazione dei Forestali. I nostri principali interlocutori saranno
sempre il ministro Martina e il ministro Madia. Ci auguriamo maggiore
disponibilità al dialogo”.
“La
nostra mobilitazione – hanno detto le organizzazioni dei Forestali – si
tradurrà in un crescendo di iniziative da qui a fine anno. Il 19
dicembre saremo tutti assieme davanti a Palazzo Vidoni, sede del
dicastero della pubblica amministrazione, per spiegare ai cittadini che
con la soppressione e la militarizzazione forzata del Corpo forestale si
ridurrà fortissimamente la capacità dello Stato di impedire i reati
ambientali, di contrastare le ecomafie, di tutelare il nostro prezioso
settore agroalimentare”.
“Resta
poi in piedi – hanno concluso i sindacati – la strada dei ricorsi
giurisdizionali (che sono oltre 2.500) e altre iniziative anche
eclatanti che stiamo valutando”.
Intanto, ribadiamo, il governo sospenda
per almeno 6 mesi questa ‘controriforma’, tuteli le domande di mobilità
del personale che ha chiesto di passare ad altre amministrazioni come
previsto dalle norme e apra subito un tavolo di confronto. Solo a queste
condizioni può partire una reale trattativa.