mercoledì 12 febbraio 2014 si è svolto il coordinamento nazionale dell’Agenzia delle Entrate. I punti all’ordine del giorno erano: l’accorpamento delle agenzie; le posizioni ex art. 17 e 18 CCNI; delega fiscale.
Preliminarmente si è ritenuto sottolineare la necessità dell’abrogazione della legge 150 (legge Brunetta) che ha sottratto molte materie alla contrattazione sindacale, ha portato l’Agenzia a firmare accordi con OO.SS. (senza raggiungere la maggioranza delle rappresentanze sindacali) ed ad emettere atti unilaterali escludendo le OO.SS..
Il coordinamento ha espresso la propria perplessità sia sull’accorpamento che sui metodi adottati dall’Agenzia in merito.
Già in fase di emanazione del D.L. avevamo espresso la nostra contrarietà all’accorpamento tra due Agenzie che hanno compiti assolutamente diversi: l’Agenzia delle Entrate ha come attività di core la riscossione mentre quella del Territorio la costituzione della base imponibile su cui riscuotere le imposte e tasse. Ma soprattutto abbiamo denunciato che questo accorpamento avrebbe portato ad un sostanziale blocco della lotta all’evasione fiscale. Inoltre, a distanza di un anno assistiamo ad un accorpamento che non ha portato alcun risparmio; abbiamo assistito alla creazione della figura del Vice Direttore (assegnata alla Dott.ssa Alemanno); alla creazione del Direttore Centrale del personale aggiunto (Dott. Pietrangeli) ed oggi con la soppressione delle Direzioni Regionali del Territorio l’accorpamento delle funzioni indirette ed il mantenimento dei Direttori Regionali del Territorio (altra duplicazione di incarichi). Quindi da un lato si chiudono gli uffici territoriali delle Entrate, in quanto improduttivi e costosi, e dall’altro il mantenimento di tutti i costi della struttura dirigenziale.
Con riferimento al Fondo di Produttività e Sviluppo, visto che dal 1 gennaio 2013, lo stesso è unico si ritiene fondamentale uniformare la ripartizione dello stesso.
In primo luogo per quanto riguarda le posizioni di responsabilità ed organizzative si chiede di conoscere l’organizzazione futura dell’Agenzia e solo dopo la creazione delle stesse. Riteniamo inaccettabili la creazioni di posizioni che decadono al 31 dicembre 2015 (data di ultimazione dell’accorpamento degli uffici provinciali); inoltre ci sembra assurdo la creazione di posizioni per i responsabili di Staff quando lo stesso è stato accorpato all’Agenzia delle Entrate e da ultimo la non presenza di posizioni negli uffici di 1° e 2° fascia.
Con riferimento al sistema indennitario è opportuno accorpare le indennità di front–office del territorio con quello delle entrate e di conseguenza uniformare il sistema indennitario. Non è accettabile che alcune professionalità siano riconosciute in una agenzia rispetto all’altra.
In ultimo si ritiene indispensabile contrattare i nuovi criteri per il pagamento della produttività d’ufficio.
Riteniamo necessario aprire un tavolo sul futuro dell’Agenzia, sull’accorpamento dei servizi e sugli obiettivi che sono sempre maggiori e sfidanti da un lato mentre dall’altro c’è un blocco dei salari e una diminuzione di quello accessorio.
Con riferimento al conferimento degli incarichi ex art. 17 e 18 del CCNI si denuncia l’arroganza dell’Amministrazione che con atti unilaterali ha emanato linee guide per l’assegnazione degli stessi senza alcuna informazione e contrattazione con le OO.SS.
Inoltre non è pensabile ed accettabile che i curriculum dei dipendenti sono stati azzerati (si tiene conto solo degli ultimi tre anni). Questo apre le porte ai nuovi assunti a discapito dell’esperienza acquisita negli anni dai lavoratori.
Quindi si chiede una convocazione urgente per ricontrattare le posizioni sia per quanto riguarda il numero delle stesse sia per quanto riguarda la somma da destinare. Non è pensabile che queste siano dei dati acquisiti non soggetti a rivisitazioni e modifiche; inoltre chiediamo il rispetto delle regole contrattuali che prevedono un massimo di 2.500 euro per ogni posizione a carico del fondo ed il limite temporale della durata di due anni e non tre per le posizioni.
L’applicazione della legge anticorruzione (rotazione degli incarichi) anche per i dirigenti visto che ci sono dirigenti che ricoprono incarichi da oltre dieci anni.
Per quanto riguarda la delega fiscale esprimiamo forte preoccupazione in quanto rileviamo una forte confusione sul tema fiscale in generale (ad un anno dall’accorpamento si prevede una riforma organizzativa delle Agenzie fiscali), per i riferimenti al decentramento catastale e per i ritardi nell’applicazione della riforma del catasto.
Con riferimento alla riforma della Pubblica Amministrazione stiamo assistendo ad una logica del risparmio con tagli lineari a scapito dei servizi erogati. Infatti la chiusura degli uffici territoriali, dettata da questa logica, porta ad un disservizio per i cittadini, disagi ai lavoratori ma soprattutto un allentamento della lotta all’evasione fiscale eliminando la presenza dello Stato sul territorio.
Per quanto riguarda i rapporti sindacali è da contrastare con tutti i mezzi la scelta dell’Amministrazione di procedere con atti unilaterali e senza alcuna informativa preventiva alle OO.SS. su materie regolamentate dal CCNL. costringendo il sindacato ad intraprendere azioni legali a tutela dei propri iscritti; inoltre stiamo assistendo a discriminazioni sindacali (vedi Emilia Romagna) ed attacchi alla nostra O.S.. Su questo ultimo punto registriamo un attacco personale al coordinatore regionale delle Marche in servizio presso la Direzione Provinciale di Macerata.
Si ritiene necessario la costituzione della delegazione trattante unitaria, richiedere un incontro con l’amministrazione al fine di contrattare le posizioni ex art. 17 e 18, per l’intera Agenzia, il sistema indennitario ed i criteri della produttività d’ufficio.
Il coordinatore Nazionale Il coordinatore Nazionale
Agenzia Entrate-Territorio Agenzie Fiscali
Carmine Di Leo Luciano Boldorini