Roma, 11 Gennaio
2017
Al Capo di Stato Maggiore Marina
Amm. di sq. Valter Girardelli
e, p.c.
Al
Ministro della Difesa Roberta Pinotti
Al Sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi
Al Gabinetto del
Ministro della Difesa
Oggetto: Classificazione degli Organismi della Marina
Militare alla data del 01 Gennaio 2017.-
Egregio Ammiraglio,
le
scriventi rappresentanze sindacali del personale civile della difesa sono state
di recente e loro malgrado portate a conoscenza dei contenuti del Foglio
d’Ordini Marina Militare n. 51 del 21 Dicembre 2016 e, quindi, anche
dell’allegata Classificazione degli Organismi della Marina Militare a far data
dal 1° Gennaio 2017.
Nell’ambito di quest’ultima, in
particolare, si è appreso dell’inopinato declassamento di Mariscuola La
Maddalena in Distaccamento, ora posto alle dipendenze di Maricommi La Spezia;
di quello relativo a Maristanav Brindisi – Sezione staccata di supporto diretto
Brindisi e Unità Navali amministrate – in Reparto, posto alle dipendenze di
Maristanav Taranto, ovvero di quello di Diremuni Taranto, in Distaccamento alle
dipendenze di Marinarsen Taranto, e altri ancora, senza conoscerne le ragioni e
motivazioni a sostegno.
Così oggi, nei fatti, ci troviamo
inaspettatamente posti al cospetto delle rilevanti decisioni assunte
unilateralmente da codesto Stato Maggiore circa un mese fa, per giunta senza
che questi abbia avvertito la benché minima esigenza di informare
preventivamente delle proprie intenzioni le organizzazioni sindacali del
personale civile della difesa, comunque coinvolto a vario titolo.
Determinazioni queste – talune se
vogliamo pure scarsamente comprensibili – che rischiano di provocare un impatto
davvero imprevedibile sul futuro delle strutture interessate e, anche, di
alimentare un clima di ulteriore forte inquietudine e preoccupazione per il destino
degli attuali livelli occupazionali dell’amministrazione difesa che, invero,
avrebbero certamente meritato una gestione molto più oculata dell’informazione,
almeno rispettosa delle prerogative sindacali all’uopo previste dalle vigenti
norme contrattuali.
Così fino ad oggi non è stato, e ne
siamo davvero molto rammaricati, ma sia chiaro che intendiamo rivendicare con
forza il diritto dei lavoratori e delle loro rappresentanze sindacali di essere
comunque partecipati delle determinazioni assunte – anche se postume ne caso di
specie -, ovvero del tenore delle ragioni poste a fondamento delle
deliberazioni adottate.
Ci aspettiamo di ricevere quanto
prima, quindi, una convocazione delle scriventi OO.SS. al tavolo di confronto
nazionale, in assenza della quale – sarà meglio chiarirlo subito – ci riterremo
liberi di ricorrere a tutti gli strumenti sindacali messi a disposizione per
ottenere il pieno rispetto delle citate prerogative sindacali.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Paolo Bonomo Sandro Colombi