Giustizia: Cgil, ddl riforma processo abroga Tribunali minorenni, a rischio autonomia e specializzazione

31 Gennaio 2017

Giustizia: Cgil, ddl riforma processo abroga Tribunali minorenni, a rischio autonomia e specializzazione

Roma, 12 aprile

Abrogati di
fatto i Tribunali per i Minorenni e le Procure
della Repubblica presso il Tribunale per i
Minorenni, che diventano sezioni specializzate
distrettuali e perdono la loro autonomia. È
quanto prevede, secondo la Cgil e la Fp
Cgil, il disegno di legge delega di
riforma del processo civile. Un testo approvato
alla Camera che, secondo il sindacato di corso
d’Italia, contiene “gravi problematiche connesse
al rispetto dell’autonomia e della
specializzazione del settore minorile”.

“Il
provvedimento appare ancora una volta come un
semplice taglio lineare invece di una riforma
sostanziale”, sostengono confederazione e
categoria. “Rispetto alla proposta
originaria del Governo, che sul tema istituiva
il Tribunale per la Famiglia e per i Minori
accorpando le competenze prima divise tra
Tribunale ordinario e Tribunale specializzato
nella materia – spiegano – il testo licenziato a
Montecitorio rischia “di mantenere lo
status quo e, con la perdita di autonomia, di
provocare la disarticolazione del sistema dei
Tribunali per i Minorenni, considerato
un’eccellenza in Europa”.
Oltre all’abrogazione di fatto dei Tribunali per
i Minorenni e delle Procure della Repubblica
presso questi, per Cgil e Fp Cgil “c’è un tema
legato alla ‘esclusività’, che può causare danni
ingenti relativamente all’azione inquirente”.

Nel merito: “Il
Procuratore aggiunto presso la sezione
specializzata distrettuale di fatto dipende dal
Procuratore capo del Tribunale e, in
considerazione dello stato degli uffici
giudiziari, non si può avere la certezza che sia
adibito solo ad azioni inquirenti relative a
minori”. Inoltre, continua la Cgil, “la
creazione della gerarchia nell’ambito del
Tribunale Ordinario e della Procura presso il
Tribunale non garantisce che i giudici adibiti
in via esclusiva alla sezione specializzata
distrettuale siano effettivamente giudici
specializzati. E dunque non si compie affatto il
disegno originario che tendeva ad accorpare le
materie relative alla famiglia ed ai minorenni
in un unico Tribunale specializzato e autonomo”.

La previsione, quindi, è che
“se questa riforma andasse in porto, insieme
alla riorganizzazione del Dipartimento per la
Giustizia Minorile e di Comunità, privo al
momento di investimenti adeguati, si
rischierebbe di portare al collasso l’intero
sistema della giustizia minorile”.
Il sindacato sottolinea poi come “sino ad oggi
non ci siano state le giuste interlocuzioni
istituzionali sulla gestione del sistema di
giustizia minorile”. Un blocco che va di pari
passo col tema generale del personale: “Non si è
aperto il tavolo sulla riqualificazione per
avviare le procedure di cui alla legge 132, né
si è più parlato dell’emendamento che avrebbe
sanato la situazione delle figure professionali
rimaste escluse”. Così come, concludono Cgil e
Fp Cgil, “sulla questione precari della
giustizia non è ancora uscito il secondo decreto
di riparto dei posti rimasti disponibili per
l’ufficio per il processo né si è ancora aperto
l’annunciato tavolo con la Conferenza delle
Regioni per gli esclusi. Ad oggi alcuni impegni
presi dal Ministro Orlando sono ancora pendenti
ma l’interlocuzione è ferma”.

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