Sanità: Cgil Cisl Uil, rotte trattativa contratto Anaste, proclamato stato di agitazione

21 Febbraio 2017

Sanità: Cgil Cisl Uil, rotte trattativa contratto Anaste, proclamato stato di agitazione

COMUNICATO FP CGIL – FISASCAT CISL – UILTUCS – UILFPL

ANASTE, ROTTURA AL TAVOLO DI TRATTATIVA PER IL CCNL APPLICATO AI 20MILA ADDETTI DEL COMPARTO
SOCIO SANITARIO ASSISTENZALE

INACCETTABILI PER I SINDACATI LE PROPOSTE SU SALARIO, ORARIO CANCELLAZIONE DEI ROL E TRATTAMENTO  ECONOMICO DELLA MALATTIA FP CGIL, FISASCAT CISL, UILTUCS, UILFPL PROCLAMANO LO STATO DI AGITAZIONE E UNA GIORNATA DI SCIOPERO

Roma,
10 febbraio 2017 – Rottura al tavolo di trattativa per il rinnovo del
contratto nazionale Anaste applicato a circa 20mila addetti del comparto
socio sanitario assistenziale. Inaccettabili per i sindacati di
categoria Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uilfpl le proposte
dell’associazione imprenditoriale che, si legge in un comunicato
sindacale congiunto, “pretenderebbe, dopo otto anni di blocco del
contratto, visto che è l’unica associazione che si è rifiutata di
concordare il rinnovo 2010 – 2012, di fare impresa attraverso il netto
peggioramento delle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici” .
Le
distanze tra le parti si sono registrate sull’orario di lavoro, che
Anaste propone di innalzare da 38 a 40 ore settimanali, sull’azzeramento
dell’istituto contrattuale riferito ai Rol (permessi per riduzione
orario di lavoro) e sul trattamento economico della malattia, dimezzata
per il primo evento e non retribuita per i primi tre giorni dal secondo
evento in poi.
Irrisoria la proposta imprenditoriale sull’aumento
economico di 29 euro complessivi.  “Anaste – precisano i sindacati – ha
proposto un aumento di 59 euro mensili lordi cui aggiungere 10 euro di
assistenza sanitaria integrativa e a cui detrarre 40 euro circa
provenienti dall’azzeramento dei Rol”.
Proposte ben lontane dalle
richieste sindacali, che nella piattaforma unitaria rivendicano un
aumento economico di 110 euro e l’adeguamento del sistema di
classificazione, l’estensione delle tutele, a partire da malattia,
maternità, formazione, il rafforzamento delle relazioni sindacali, al
fine di valorizzare le professioni e dare il giusto riconoscimento al
lavoro degli operatori tutti: proposte che mirano ad unificare le
condizioni di chi opera nel settore, e a contrastare il crescente
dumping dovuto alla frammentazione contrattuale.
“Dopo aver provato
in diversi incontri a ricondurre Anaste nel percorso descritto nelle
piattaforme, presentate lo scorso luglio a tutte le associazioni del
settore, abbiamo respinto le richieste avanzate ribadendo la necessità
che con il contratto nazionale si riconoscano i sacrifici fatti in
questi anni dai lavoratori e si valorizzino le professionalità” hanno
stigmatizzato le quattro sigle che hanno inviato richiesta di incontro
al presidente della Conferenza Stato Regioni  Stefano Bonaccini, volto
ad un intervento risolutivo teso a sbloccare la vertenza, complicata
dalle criticità dei sistemi di accreditamento regionali.
I sindacati
di categoria hanno indetto lo stato di agitazione annunciando la
proclamazione di una giornata di sciopero; si svolgeranno intanto sui
luoghi lavoro le assemblee dei lavoratori con il coinvolgimento
dell’utenza, della cittadinanza, e delle Pubbliche Amministrazioni.

 
 

 
 
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