COMUNICATO
Riordino delle carriere delle Forze di Polizia.
Durante la mattinata di ieri si è
svolto l’atteso incontro con il Ministro della Giustizia chiesto
dalle organizzazioni sindacali per
discutere del riordino delle carriere delle Forze di Polizia.
Nel proprio intervento la delegazione
della FP CGIL, guidata dal segreterio nazionale
Chiaramonte, ha ribadito il proprio
dissenso per come è stato gestito il confronto con le
organizzazioni sindacali su questa
vicenda. Non possiamo parlare di un confronto degno di
questo nome, poiché è stato calato
dall’alto e deciso dalle amministrazioni coinvolte, con i
rapporti di forza che conosciamo bene
e che ci vedranno soccombere se il Ministro non
assume un ruolo guida
nell’interlocuzione. Non c’è stato dialogo sulle risorse disponibili e
sulla loro possibile distribuzione e
questo è particolarmente grave in quanto, non
trattandosi di un vero e proprio
riordino, ma soprattutto di una riparametrazione
stipendiale, le decisioni dovevano
essere condivise con i sindacati. C’è stato un problema
di praticabilità del dialogo, così
come avvenuto per le riforme sull’ordinamento
penitenziario e sul ruolo della
Polizia Penitenziaria negli UEPE. Si è persa un’occasione per
la scarsa volontà di confrontarsi
adeguatamente. Tale volontà va recuperata
immediatamente e l’amministrazione
penitenziaria deve invertire la rotta.
Il Ministro della Giustizia ha
dichiarato che i tempi a disposizione sono molto stretti e di
non avere alcuna intenzione di far
saltare il tavolo, perché questa è l’ultima occasione per
ottenere il riallineamento rispetto ad
altre forze di polizia. Ha aperto ad un un confronto
con le organizzazioni h 24 e ha
invitato tutti a proseguire la discussione con i vertici del
DAP.
Nel pomeriggio abbiamo proseguito il
confronto con il Capo del Personale ed abbiamo
chiesto una serie di modifiche che
consentano reali progressioni in carriera per tutto il
personale e non solo per una parte di
esso. Abbiamo ribadito la necessità di ampliare le
dotazioni organiche dei vari ruoli,
partendo da quello dei sovrintendenti, per consentire,
con concorsi per titoli e procedure
semplificate, al maggior numero di persone possibile di
passare al ruolo superiore. Abbiamo
chiesto inoltre di intervenire sulla fase transitoria e di
adeguarla a quella prevista per le altre
Forze di Polizia. Su questo punto siamo stati molto
chiari: il DAP non dovrà consentire
ulteriori sperequazioni tra il personale di Polizia
Penitenziaria e quello di altri Corpi!
La parte pubblica ha interrotto la
riunione a tarda sera per recarsi al MEF per la verifica
della copertura finanziaria del
progetto ed ha aggiornato il tavolo ad oggi.
Siamo in attesa di un segnale di
apertura rispetto alle nostre richieste.
Qualora non arrivasse, valuteremo
adeguate risposte.
Vi terremo
costantemente informati sui futuri sviluppi della vicenda.
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Polizia Penitenziaria
Massimiliano Prestini