Sanità – comunicato unitario tavolo tecnico professioni infermieristiche

03 Marzo 2017

Sanità – comunicato unitario tavolo tecnico professioni infermieristiche

Professioni
Infermieristiche – Cgil Cisl Uil lasciano la riunione al Ministero della
Salute: non è possibile continuare solo con i tavoli tecnici

Così i
Segretari Nazionali di FP Cgil, Cisl FP, Uil FPL che stamattina hanno
rappresentato i motivi per cui non parteciperanno ai lavori del tavolo tecnico
sulle professioni infermieristiche se il ministero non darà un segnale concreto
della volontà di mettere fine allo stallo di numerose importanti questioni, a
partire dalla bozza di accordo per l’Implementazione delle competenze
infermieristiche.

I sindacati
confederali hanno anche contestato la scelta ministeriale di dare vita a due
tavoli, uno per i medici e uno per le professioni infermieristiche, che
rappresenta un arretramento rispetto a quella della cabina di regia, condivisa
e sancita nella Conferenza Stato Regioni.

“In questo
modo si torna ad una logica di separazione tra le professioni, di compartimenti
stagni, anacronistica rispetto a quanto accade ogni giorno nelle realtà
sanitarie e che non giova a nessuno. Ciò di cui c’è bisogno è un approccio di
sistema, basato sul principio della sinergia tra le professioni così come è
stato sancito nell’atto istitutivo della cabina di regia che, però, dal 2014
non è mai stata riunita. Se non si sciolgono i nodi politici, – proseguono i
sindacalisti, se non si fa chiarezza sull’assetto complessivo che si vuole dare
al sistema aprire nuovi tavoli tecnici porterà solo a nuove incompiute, che
alimentano le aspettative degli operatori destinate  poi ad essere regolarmente deluse.”

In ogni caso
non è possibile avviare un nuovo tavolo tecnico sulle professioni
infermieristiche senza tenere conto, a monte, del lavoro già fatto in questo
campo a partire dal 2011 – hanno dichiarato Cgil Cisl Uil –  che hanno chiesto nuovamente l’invio
immediato della bozza di accordo sull’implementazione delle competenze
infermieristiche alla Conferenza delle Regioni.

“Dopo anni
di confronto e di dibattito – prodeguono Cgil Cisl Uil –  è arrivato il momento di fare un passo avanti
rispetto ai tavoli tecnici, che poi possono anche proseguire su temi di
dettaglio. E’ il momento di dare un segnale, di assumersi la responsabilità di
fare delle scelte, quelle che servono al sistema.

Non è
possibile restare in mezzo al guado per non scontentare nessuno. Sono troppe in
Sanità le questioni in stallo da anni. Questioni su cui c’è stata condivisione
tra Ministero della Salute, Regioni, Rappresentanze Sindacali e Professionali
ma che sono ferme perché si è consentito ad una parte di esercitare il potere
di veto.

A partire
proprio dalla bozza di accordo sull’implementazione delle competenze
infermieristiche, che è stata condivisa e sottoscritta non una ma due volte.
Proprio a dimostrazione della disponibilità delle parti a cercare le sintesi
necessarie a coinvolgere l’intero mondo delle professioni sanitarie. Ma certo
non sono accettabili sintesi che svuotino di senso e contenuto il testo
dell’accordo.

Se la logica
che si cerca di far passare fosse quella di dare un colpo al cerchio ed uno
alla botte, sarebbe grave. Perché oggi più che mai il tema non è quello di
“accontentare” questa o quella componente professionale, ma quello di fare le
scelte necessarie per continuare ad assicurare ai cittadini una sanità di
qualità, universale, equa e realmente accessibile”.

Nel
confermare, quindi, la propria piena disponibilità ad un confronto che metta in
primo piano i bisogni dei cittadini e del sistema e le competenze ed i modelli
organizzativi necessari a darvi risposta, Cgil Cisl Uil hanno ribadito che non
parteciperanno ai lavori fino a che gli stessi non saranno inquadrati in un
contesto complessivo e chiaro di obiettivi e di percorso.

 

Roma, 25
maggio 2016

 
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