Egregio Dr. Vincenzo Starita,
apprendiamo che ad alcuni
lavoratori dei servizi periferici del Dipartimento che parteciperanno al III
modulo del percorso formativo “Riparare. Percorsi di giustizia riparativa per i
giovani in conflitto con la legge”, al contrario di quanto accaduto per i primi
due moduli, è stata autorizzata la partecipazione al percorso ma non il
trattamento di missione e che quindi gli stessi dovranno pagarsi le spese di
viaggio.
Nel ricordare come il percorso
in questione faccia parte delle progettualità formative predisposte
dall’amministrazione si evidenzia come tale situazione determini una evidente
discriminazione tra lavoratori, discriminazione che sembra dipendere dalla
carenza dei fondi assegnati sull’apposito capitolo di bilancio dei diversi
centri di costo.
Tale situazione è
inaccettabile. Lascia perplessi il fatto che il dipartimento già a marzo non
sia in grado di garantire al personale di alcuni servizi periferici il
trattamento di missione previsto dai contratti e dalle norme di legge e si
trovi nella condizione di non disporre delle risorse economiche necessarie per
portare a termine un percorso formativo da tempo programmato.
Nel chiedere chiarimenti in
merito si invita l’Amministrazione a porre rimedio ad una situazione
inaccettabile e penalizzante per il personale, attraverso l’integrazione dei
capitoli delle missioni di quei servizi i cui fondi risultano
insufficienti.
Si resta in attesa di riscontro
Il Coordinatore Nazionale
Giustizia Minorile
Gianfranco Macigno