Incendi: Fp Cgil Vvf, emergenza continua ma Parlamento non sembra accorgersene

08 Agosto 2017

“Ragusa, pochi criminali riempiono le pagine dei giornali ma non scalfiranno l’immagine dei Vigili del Fuoco”

Roma, 8 agosto – “Mentre l’Italia brucia nelle regioni del Centro e del Sud, mietendo vittime e ingenti danni, l’Italia del Nord viene colpita da violenti nubifragi. Un Paese in emergenza continua, con i Vigili del Fuoco, da soli, in prima linea ormai da oltre un anno, ma senza che il Parlamento sembri accorgersene”. È quanto si legge in una nota della Funzione Pubblica Cgil Vigili del Fuoco, aggiungendo che: “Per questo da tempo chiediamo che sia dichiarato lo stato di emergenza del Paese, per assicurare il giusto impegno di risorse nella lotta agli incendi e alle calamità che si stanno susseguendo”.

Nel silenzio generale della politica, aggiunge la nota, “i Vigili del Fuoco, ormai stremati, assicurano il loro prezioso intervento, nonostante la scarsità di uomini e mezzi sia sotto gli occhi di tutti. Professionisti del Soccorso sottoposti a turni massacranti, scarsamente retribuiti e privi di idonee tutele. Adesso basta. È giunto il tempo delle risposte, delle assunzioni, dell’impegno di risorse per i temporanei, del rinnovo dei contratti”.

La Fp Cgil Vigili del Fuoco richiama “il Parlamento alle sue responsabilità. I Vigili del Fuoco meritano una risposta puntuale e urgente. Una risposta che – precisa – sia in grado di rispondere ai bisogni di un Corpo che, ormai da tempo, oltre a svolgere egregiamente i propri compiti, sta rispondendo a quel bisogno di soccorso e di salvaguardia del territorio che talune Regioni non hanno saputo garantire”.

Quanto ai fatti di Ragusa, nella nota si legge: “Un Corpo pulito, di gente onesta che sa garantirsi anche rispetto a contaminazioni esterne, come dimostrato in questi giorni rispetto ai fatti accaduti a Ragusa. Un fatto criminale, che coinvolge 14 falsi volontari, che è stato prontamente rilevato e bloccato dalle strutture permanenti dei Vigili del Fuoco. I criminali sono stati bloccati. Ora saranno gli organi competenti a stabilire la gravità dei reati. Da sempre – ribadisce il sindacato – chiediamo investimenti occupazionali importanti per il Corpo, contrastando nel contempo una forma di precariato, impropriamente definito volontariato, pagato a prestazione e che, come dimostra questo caso, per propria natura si presta a delittuose tendenze”.

Per la Fp Cgil Vigili del Fuoco, “la formula corretta dovrebbe prevedere circa quarantamila Vigili del Fuoco permanenti, con una integrazione che poggia, per una questione di prossimità, su un volontariato puro, no profit, e localizzato nelle zone in cui i tempi d’intervento risultano eccessivi. Dopo tanto tempo perso è giunto il tempo di risposte puntuali, professionalmente sostenute e capaci di garantire la tenuta del Corpo, prive di interessi ed influenze di difficile valutazione. Tocca alla politica assumersi questa responsabilità, per il bene dei Cittadini”, conclude la nota.

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