Legge 4 agosto 2017, n.124 Mercato e concorrenza. Cosa cambia per la previdenza complementare

05 Settembre 2017

Il 29 agosto 2017 è entrata in vigore la legge annuale sul mercato e la concorrenza, dopo un dibattito parlamentare durato più di tre anni. La legge all’Articolo 1, commi 38 e 39, reca modifiche alla previdenza complementare. Le modifiche apportate non riguardano i dipendenti pubblici ma solo i soggetti privati su cui ricade il Dlvo 252/05 . Essa, interviene sui seguenti profili:
* la destinazione totale o parziale del TFR alle forme pensionistiche complementari;
* l’ anticipo della rendita complementare nel caso di cessazione dell’attività lavorativa;
* il riscatto della posizione individuale maturata e del relativo regime tributario.
Gli accordi collettivi potranno stabilire una percentuale minima del TFR maturando da destinare ai fondi, fermo restando il principio generale che l’adesione rimane su base volontaria e che, in assenza di indicazione da parte degli accordi, la percentuale del conferimento del Tfr è pari al 100 per cento. Nel caso di cessazione dell’attività lavorativa che comporti l’inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 24 mesi si può chiedere la rendita pensionistica invece di aspettare i 48 mesi previsti prima. Inoltre, la nuova legge prevede che i Fondi pensione possono aumentare questo limite fino a 10 anni prima.
Si interviene inoltre in materia di riscatti della posizione individuale con riferimento alla richiesta di riscatto totale della posizione per invalidità permanente. Tale facoltà non può essere esercitata non solo nel quinquennio precedente la maturazione del diritto alla pensione complementare (come attualmente previsto), ma anche nel maggior periodo (fino ad un massimo di 10 anni) eventualmente fissato dal Fondo pensione. La norma stabilisce che il riscatto può essere fatto non solo per gli iscritti ai Fondi negoziali, ma anche dagli aderenti dei Fondi Aperti e ai PIP , fermo restando che l’aliquota (a titolo di imposta) è pari al 23%.
E’ prevista la convocazione di un tavolo di consultazione per avviare il processo di ripresa della previdenza complementare secondo le seguenti linee guida:
– revisione dei requisiti per l’esercizio dell’attività dei fondi pensione, con particolare riferimento all’onorabilità e professionalità dei componenti degli organi collegiali, del responsabile della forma pensionistica complementare e dei responsabili delle principali funzioni);
– determinazione di soglie minime patrimoniali;
– individuazione di procedure di fusione dei fondi intese ad aumentare il livello medio delle consistenze patrimoniali e numero di iscritti e a ridurre i costi
di gestione ed i rischi;
– individuazione di forme di informazione mirata all’accrescimento dell’educazione finanziaria e previdenziale dei cittadini e sulle forme di gestione del risparmio finalizzato alla corresponsione delle prestazioni previdenziali complementari.

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