Avvocatura dello Stato: Segnalazione al responsabile per la prevenzione della corruzione e della trasparenza

18 Ottobre 2017

Al Responsabile della prevenzione
della corruzione e della trasparenza
Daniela Frascaroli

Sulla rete intranet dell’Avvocatura dello Stato è stato pubblicato il Decreto del Segretario Generale con cui viene nominata la commissione esaminatrice dei titoli per le progressioni economiche. La stessa risulta composta da avvocati/procuratori dello stato e da personale amministrativo dell’avvocatura con funzioni di segreteria. Vogliamo richiamare l’attenzione del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza su un duplice aspetto: 1 – la conoscenza diretta dei candidati da parte del personale togato (incontrovertibile rispetto al personale della sede di Roma, possibile rispetto a quello delle sedi periferiche), potrebbe comportare il rischio di un condizionamento nella valutazione, mettendo a rischio l’imparzialità e la trasparenza che devono caratterizzare qualsiasi tipologia di procedura selettiva. 2 – la presenza di personale amministrativo con funzioni di segreteria all’interno della commissione, potrebbe configurare conflitto di interessi, che sembrerebbe confermato dal richiamo all’obbligo di astensione contenuto nel Decreto di nomina n. 335/2017. Ad avviso della scrivente i due aspetti appena evidenziati mettono ulteriormente a rischio la trasparenza della procedura; d’altra parte la prima mappatura dei processi con annessa individuazione dei rischi, ha individuato l’area gestione del personale proprio rispetto alle progressioni economiche e al “processo di valutazione dei titoli se previsti” (Piano triennale di prevenzione della corruzione 2016/2018 Avvocatura dello Stato). Successivamente, inoltre, il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2017-2019, nella parte dedicata all’integrazione della descrizione dei processi, ha nuovamente individuato, tra le aree di rischi relative ai processi di lavoro, l’ “area acquisizione e progressione del personale”. La scelta dell’Amministrazione, infine, non può trovare ragione neanche nella presunta gratuità dell’incarico (come accaduto in occasione di precedenti selezioni) visto che nel decreto del segretario generale si legge chiaramente che “la spesa farà carico al capito 4463 – Piano Gestionale 1 – dello stato di previsione della spesa del Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’anno finanzario in corso ed ai corrispondenti capitoli per gli anni successivi”. Oltre alle altre questioni, già ampiamente esposte, che hanno motivato la mancata firma della FPCGIL all’accordo sui criteri, avevamo già precedentemente ritenuto di segnalare il possibile conflitto che comporta la valutazione dei titoli, tra i quali vi sono anche incarichi assegnati in base alla totale discrezionalità della Amministrazione, da parte di persone interne all’Avvocatura dello Stato. Chiediamo pertanto al Responsabile in indirizzo di esprimere una propria valutazione su quanto fin qui esposto.

Roma, 17 ottobre 2017

Per FPCGIL Nazionale
Nicoletta Grieco

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