Carceri: Fp Cgil, a Napoli ultima tappa inchiesta su esecuzione penale esterna e giustizia minorile

12 Dicembre 2017

Roma, 11 dicembre – ‘Immaginate cosa significhi gestire 232 ‘utenti’, ognuno dei quali è un mondo di problemi…’. A parlare è Teresa, assistente sociale, nel raccontare il suo lavoro nelle strade del quartiere napoletano di periferia, San Giovanni a Teduccio. È una testimonianza raccolta nella terza e ultima tappa del viaggio di #fuoriametà, una video inchiesta a puntate promossa dalla Fp Cgil Nazionale sull’esecuzione penale esterna e la giustizia minorile.

Partita da Milano , passando poi per Roma , la campagna della Funzione Pubblica Cgil arriva a Napoli. Qui il sindacato ha seguito per un’intera giornata Teresa, assistente sociale presso l’Uepe di Napoli, in giro nel difficile quartiere del capoluogo campano: San Giovanni a Teduccio, registrando nelle sue parole la difficoltà e, allo stesso tempo, l’orgoglio per il lavoro. Nel corso della giornata, la video inchiesta ha raccolto poi la testimonianza dei responsabili del ‘Bar University’, colpito lo scorso aprile da un ordigno esplosivo, e di Carmela Manco, presidente dell’associazione ‘Figli in famiglia’.

Si chiude, così, per adesso la campagna della Funzione Pubblica Cgil nell’altra pena e nelle misure alternative. Un’iniziativa promossa “per mostrare e conoscere, dando voce alle lavoratrici e ai lavoratori, le condizioni di lavoro, le forti difficoltà nelle quali si muovono gli operatori e l’importanza del delicato compito che questi svolgono per la società”.

Guarda ‘Napoli – ‘#fuoriametà, l’altra pena, fuori le mura’ qui: https://youtu.be/M39dyxwz95o

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